Riassunto di Rayo-Celta (0-0) giornata 14

I Vallecanos hanno accusato la fatica fisica del duello contro il Madrid

Marchesín ha impedito alla squadra dai capelli rossi di passare in vantaggio nel tratto finale con azioni di Camello e Lejeune

Rayo e Celta, due squadre raffinate, sguazzate nel fango in a incontro di gioco sotterraneo e scarso calcio. Madrileños e galiziani hanno combattuto senza successo per il possesso e hanno finito per distribuire più legna da ardere di quanto avrebbero dovuto. Alla fine, il punto, come dice il topicazo, non ha lasciato nessuno felice, soprattutto gli uomini di Andoni Iraola, che volevano prendere piede nella lotta per le posizioni continentali.

Approssimazioni, contate. Uno solo per parte, con le difese protagoniste. Gli Olívicos furono i primi a minacciare. La carriera portentosa di Carles Pérez con Catena e l’ex giocatore del Barcellona che ha incontrato Dimitrievski mano nella mano. Il macedone resistette e vinse il duello dei nervi. Il maggior possesso dei Vallecano non si tradusse in un ritmo fluido e solo nell’epilogo prima dell’intervallo hanno alzato le tribune. Isi Palazón lascia passare un pallone di Unai López, e Comesaña, dopo un’ottima finta, schianta un mite tiro contro un mare di gambe.

Ci è voluto tempo per vincere la partita, eccessivamente brusco e corsetto. Non è stato fino all’ultimo quarto d’ora che le cose si sono riprese e i rossi hanno segnato 1-0. Camel e Lejeune si scontrarono con il muro di Marchesín, certo nei suoi interventi. I Celestes hanno tirato fuori acqua fino alla fine e hanno cercato spudoratamente un pareggio che li portasse fuori dalla zona retrocessione.