GdS – Mercato Inter, Davide Frattesi decolla dalla Nazionale a Simone Inzaghi
2023-06-19 09:41:27 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news della Gazzetta:
Il centrocampista del Sassuolo ha dimostrato di valere un club da “alta” Europa, ma del futuro non parla: “Altrimenti Carnevali mi manda messaggi…”
Vorrebbe tanto buttare il telefono per godersi solo le vacanze, ma Davide Frattesi sa già che non lo farà. Non lo butterà perché è consapevole che saranno i suoi giorni, che quel display si illuminerà spesso. Anche se a Coverciano, prima di volare in Olanda, aveva detto: «Ho chiesto al mio procuratore di chiamarmi solo se ci saranno proposte importanti». Era anche un modo per concentrarsi sulla parentesi azzurra e ora Frattesi sa anche un’altra cosa, quella che conta di più: aver rinviato il momento del relax di due settimane per colpa, anzi grazie a questa Nations League, può aver cambiato un altro pezzetto del suo destino. Le spiagge di Ibiza e della Sardegna non hanno aspettato invano.
dimensione europea
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Se serviva una conferma, ora è chiarissimo: Frattesi è pronto per una grande squadra, è pronto per giocare in Europa. È pronto per l’Inter, se il futuro dirà che certi segnali di mercato non erano di fumo. Perché ha dimostrato di essere già un giocatore all’altezza di una dimensione europea. Comincia a convincersene anche lui: «Partite come queste — ha detto ieri dopo il gol all’Olanda — ne valgono trenta nel campionato italiano: livello diverso, fisicità diversa. I giovani su cui lavorare da noi ci sono, ma a differenza di altre nazionali, noi non abbiamo esperienza internazionale. Così a questi giorni ruberò tante cose e me le porterò nel mio bagaglio. Sapendo di dover ancora lavorare tanto, perché non è il talento la cosa migliore che ho».
piede in tre gol
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Non si direbbe, per quanto ha fatto in Olanda. Due partite da titolare, due grandi partite. Il migliore dell’Italia contro la Spagna, quasi il migliore ieri e il “quasi” è dovuto solo alla stratosferica gara di Dimarco. E comunque: il piede nell’1-0 con il cross che ha ispirato il tacco di Raspadori; il gol del 2-0, trasposizione nel calcio della teoria secondo la quale l’attesa del piacere è essa stessa piacere. Anche se quei minuti passati aspettando di capire se il 2-0 sarebbe stato convalidato li ha trascorsi ripensando più che altro alla rete che gli era stata cancellata contro la Spagna: «All’inizio ero convinto di averla presa con la spalla, poi ho iniziato a pensare che mi annullassero pure questo: avremmo chiuso il cerchio, invece ho fatto pari con l’altra volta. È andata bene…». E poi, un cerchio chiuso per davvero, anche l’assist per il 3-1 di Chiesa: un pensiero veloce come la visione dell’azione e del movimento del compagno.
gli indizi
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Frattesi spesso va veloce: lo ha fatto quest’anno e nei giorni scorsi. Non a caso quella proposta importante di cui gli dovrebbe parlare il procuratore c’è già: l’Inter è caldissima, è davanti a Juve, Roma e Milan (gli altri club che hanno messo gli occhi sull’azzurro), ma è inutile provarci con lui, perché il ragazzo è collaudato agli urti. «Dopo l’esperienza dell’anno scorso sono tranquillo, ci ho fatto il callo. E comunque dovete chiedere al direttore (Giovanni Carnevali, ndr), altrimenti poi mi scrive messaggi…». Ecco, anche l’a.d. del Sassuolo deve avergliene già scritti: carezze di rimprovero, diciamo così. Perché Frattesi di Inter non ha mai parlato, ma nei giorni scorsi a Coverciano ha sparpagliato indizi da leggere con attenzione, se non vogliamo dire chiarissimi. Uno: «So che un giorno andrò in un altro campionato, ma ora devo crescere in Italia». Due: «Nella mia scelta sarà importante anche il gioco del club. Per me è meglio un centrocampo a tre dove serve una mezzala». Tre: «Barella è sempre stato un mio punto di riferimento, il migliore nelle incursioni. Prima lo studiavo a video, ora lo vedo da vicino». Vedere Frattesi vicino a Barella è il progetto ideale dell’Inter, e in quel centrocampo a tre di cui parla Davide, Inzaghi avrebbe due formidabili incursori, per un 3-5-2 ancora più verticale. Anzi, molto più verticale. Il mercato dirà, intanto i due una partita insieme l’hanno già giocata negli ultimi quattro giorni: 76’ giovedì con la Spagna, 15’ ieri compreso il maxi recupero. E non si può dire che si siano trovati male.
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