Valencia CF: Valencia presenta il nuovo Mestalla: “Sbagliamo se crediamo che Lim debba finire questo”

Valencia CF: Valencia presenta il nuovo Mestalla: “Sbagliamo se crediamo che Lim debba finire questo”

2022-06-23 14:09:23 Riportiamo fedelmente quest’ultima notizia pubblicata pochi minuti fa sul web, sul giornale iberico Marca:

Il Valencia ha presentato in società il nuovo progetto dello stadio Mestalla dopo la prima battuta d’arresto delle autorità che hanno bocciato il precedente progetto. Sean Bai (direttore generale), Inmaculada Ibez (direttore finanziario), Christian Schneider (direttore operativo) e Mark Fenwick (architetto dello stadio) hanno presentato uno stadio con 49.000 spettatori espandibile a 70.000 Valencia ha modificato la capacità iniziale dello stadio da 42.000 a 49.000 spettatori e il massimo da 66.000 a 70.000.

Il club ha mostrato il design del nuovo tetto e facciata dello stadio e ha fornito informazioni sul futuro centro sportivo di Benicalap. Per quanto riguarda il finanziamento del progetto, il direttore finanziario Inma Ibez era esplicito: “Lo stadio lo finiremo con o senza ATE perché abbiamo i soldi. Con l’ATE finiremo prima, inizieremo prima e sarà più facile per tutti”. La stessa direttrice finanziaria ha lasciato una frase più che significativa. “Ci siamo confusi senza pensare che Peter Lim debba farla finita”.

Una fine, in tribunale?

Nonostante il nuovo progetto, le autorità non sembrano disposte a modificare le condizioni e fermare la scadenza dell’ATE. Di fronte a una situazione del genere, Sean Bai, direttore generale del club, ha assicurato che difenderà i diritti del club fino alla fine. : “Non vogliamo giudicare il processo, prova ne è che abbiamo sempre cercato di andare di pari passo con l’amministrazione per realizzare un buon progetto. Ovviamente il club deve difendere i suoi interessi, ma bisogna trovare degli accordi. Se, nonostante la nostra volontà di raggiungere un accordo, l’amministrazione decidesse di andare avanti con la scadenza dell’ATE, la società sarà costretta a impugnare tale decisione, che sarebbe sproporzionata e ingiustificata”.


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