Riepilogo e gol del Lecce
Ironia del giornalismo, l’ultima sulla Serie A ci arriva dalla Spagna:
Il campione in carica dello scudetto ha travolto il Lecce fuori casa con Ostigard, Osimhen, Gaetano e Politano
Gli uomini di Rudi García confermano il loro ottimo stato di forma prima di ospitare il Real Madrid in Champions League
Con pochissime sorprese, con un obiettivo strategico di Ostigard Alla fine del primo quarto d’ora, un’altra testa di Victor Osimhen, inizio sostituto, all’inizio del secondo tempo, e altri due Gaetano E Politano Alla fine il Napoli consolida la sua reazione in Serie A, affrontando il campionato Champions League contro il Real Madrid e più che viva nella competizione per la Serie A di cui difende il titolo.
La sua seconda vittoria consecutiva nel campionato italiano, nonostante sia solo la seconda nelle ultime cinque manifestazioni, lo rivaluta e lo reindirizza, perché è stato efficace nelle sue occasioni e perché ha concesso poco all’avversario, un leccese che era in buona forma, che era sesto in classifica e che il giorno prima aveva subito la sua prima sconfitta stagionale. Questo sabato è stato il secondo, con pochissime possibilità di sorprendere il campione in carica.
Perché il Napoli cresce e vince ancora. Alla convincente vittoria infrasettimanale è seguita un’altra vittoria contro il Lecce, anche se ci sono alcune differenze tra i due successi. Brillante il primo, più pratico il secondo, nonostante il punteggio eccessivo, tra i Rotazioni iniziali di Osimhen o Politanoentrato più tardi, con gli occhi già puntati sulla sfida di martedì nella massima competizione europea.
Guidata dalla potenza impressionante di Zambo Anguissa, la squadra azzurra (questo sabato in bianco) ha approfittato della prima occasione. Una strategia perfetta. Con il cross di Zielinski, regalo per il banditore, e con il colpo di testa di Ostigard, con cui Il Napoli ne ha approfittato e annunciò la conferma della sua rinascita. Era passato solo un quarto d’ora.
È vero che poi, per un po’, ha concesso un paio di occasioni all’avversario, come un tiro da fuori area di Krstovic al quale lui ha risposto Meret con facilità e un tiro dentro l’area che lo ha messo nuovamente in allerta, che lo ha invitato a ricomporre il suo dominio in campo, già indissolubile per rimettere tutto al suo posto. Al loro ritmo.
Non è entrato nella pausa con più bottino di pochi centimetri. Perché meritava il gol Gio Simeonesubentrato di Osimhen nell’undici (all’intervallo c’è stato cambio di ruolo, con l’ingresso dell’uno per l’altro), con un destro da lontano, oppure perché un altro tiro al volo di Zielinski non ha trovato la porta, già a portata di mano sceneggiatura scritta solo ed esclusivamente dal Napoliche già riduceva il Lecce ad avventure offensive sempre più limitate.
La sentenza era questione di tempo. Nell’intervallo Osimhen entra per Gio Simeone. Cinque minuti dopo, il cannoniere nigeriano (cinque gol in otto partite) segnava lo 0-2. Il suo colpo di testa accanto al palo è stato definitivo. Altrettanto o più lo è stato il contropiede che ha portato da una parte all’altra del campo Kvaratskheliastraripante, disponibile e deciso allo stesso tempo.
Il Napoli ha avuto ancora paura, con il gol di Gabriele Strefezza (enorme errore del portiere Meret) che non è entrato sul tabellone a causa di un precedente fallo di mano. L’arbitro lo ha visto e il VAR lo ha confermato. Dopo, Rudi García ha già fatto riposare Kvaratskhelia per la prossima sfida contro il Real Madrid, alla quale la squadra celeste punta in tutta reazione. Una prova del fuoco. Prima, Gateano e Politano, con un rigore, completavano la vittoria nei momenti finali.
E questo è davvero tutto dalla redazione di JustCalcio.com.
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