Spalletti ha ragione, Chiesa è un fuoriclasse. Segnali alla Juve e ad Allegri | Primapagina

Spalletti ha ragione, Chiesa è un fuoriclasse. Segnali alla Juve e ad Allegri | Primapagina

2023-11-18 00:30:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:

“Non è vero che noi non abbiamo un fuoriclasse come Sinner. Non lo abbiamo avuto nelle scorse partite, ma adesso è tornato: è Federico Chiesa“. Luciano Spalletti non aveva dubbi alla vigilia di Italia-Macedonia del Nord, l’investitura a leader della Nazionale era pesante per l’attaccante della Juventus. Lui l’ha raccolta. Due gol e una partita sontuosa all’Olimpico per il classe ’97, mattatore assoluto della partita e una chiusura del cerchio per lui, cancellato quel rimpianto per aver saltato la dolorosa notte di Palermo che negò agli Azzurri la possibilità di qualificarsi ai Mondiali in Qatar.

DALLA PAURA ALLA GIOIA – E pensare che dopo due minuti di partita erano già tornati gli spettri del passato. Chiesa cade a terra, dolorante, si tocca il ginocchio destro dopo il duro colpo subito da Dimoski e la memoria va all’altro ginocchio, quello sinistro, che si infortunò proprio all’Olimpico di Roma. Allora furono i legamenti a cedere per un lungo stop, questa volta nulla di grave che un po’ di spray non possa curare. Trentanove minuti, tanto passa dalla paura alla gioia. Il dolore passa in secondo piano e lascia il campo alla personalità, perché al 41′ l’Italia ha bisogno di un guizzo per reagire subito al rigore sbagliato da Jorginho. Chiesa si carica tutti sulle spalle e firma il 2-0 con una bella conclusione da fuori, per poi ripetersi prima dell’intervallo con la doppietta personale e il 3-0 della Nazionale.

SEGNALI ALLA JUVE – Spalletti ci aveva visto lungo, c’è un’Italia con e un’Italia senza Chiesa e in queste condizioni diventa un fattore assoluto. I tifosi della Juventus però si chiedono: perché un Federico così non si vede stabilmente anche in bianconero? La partita con la Macedonia del Nord restituisce indicazioni anche alla Vecchia Signora e al suo allenatore, Massimiliano Allegri. Innanzitutto dal punto di vista tecnico. “Micidiale“, così il ct azzurro definisce la partenza da sinistra del classe ’97, confermando ancora una volta come il giocatore si trovi più a suo agio da esterno in un tridente offensivo. Alla Juve, però, Chiesa gioca più centrale nel 3-5-2 di Allegri e questo lo porta più vicino alla marcatura dei centrali, con meno campo a disposizione per accelerare. Riflessioni tattiche, alle quali si aggiungono anche quelle progettuali se si parla di mercato. Al di là dei discorsi sul rinnovo di Chiesa – le parti sono ancora distanti -, si può ragionare piuttosto sul fatto che Giuntoli possa cercare per gennaio un nuovo esterno offensivo da schierare a destra. Tra gli obiettivi c’è, peraltro, quel Domenico Berardi che in azzurro gioca sulla fascia opposta all’ex viola e l’arrivo di un profilo simile potrebbe aiutare anche Chiesa, con Allegri che potrebbe adattare e modellare la Juve rendendola più favorevole alle caratteristiche di Chiesa.

MESSAGGIO ALL’INTER – Segnali per il futuro, ma nell’immediato la doppietta di Chiesa manda un messaggio anche all’Inter, prossima avversaria dei bianconeri in campionato in un derby d’Italia (domenica 26 novembre, ore 20.45) che può già essere cruciale nella lotta scudetto. Simone Inzaghi e i difensori nerazzurri prendono nota, qualcuno più da vicino come Matteo Darmian, anche lui a segno nella serata dell’Olimpico. Benjamin Pavard non ci sarà per infortunio, con ogni probabilità toccherà al tuttofare interista giocare da braccetto destro e dunque destinato a incrociare spesso il connazionale nelle sue iniziative. Juve-Inter si scalda già, ma ci sarà tempo per pensarci. Prima c’è l’Ucraina, a Leverkusen c’è da conquistare un posto a EURO 2024 e l’Italia è pronta a lottare. Con un Chiesa che vuole ancora essere protagonista.





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