Serie A: Marco Borriello: “Con Conte ero sull’orlo dell’infarto, era un mostro”

EIl personaggio di Conte, tanto odiato da alcuni e amato da altri, è ancora una volta protagonista. Dopo un breve percorso in Premier League, sulle panchine di Chelsea e Tottenham, il tecnico italiano ha lasciato le panchine alla ricerca di una nuova opportunità. Questo non è ancora arrivato. Marco Borriello ha condiviso sei mesi con il transalpino in panchina e ha ricordi agrodolci.

“Con lui ha vomitato. I suoi assistenti hanno controllato tutto, anche il battito cardiaco. Quando qualcuno abbassava per un attimo la frequenza cardiaca, richiamava la nostra attenzione per aumentarne l’intensità. Ho raggiunto i 196 battiti al minuto. Ero sull’orlo di un infarto” confessa l’attaccante italiano La Repubblica.

Quando qualcuno abbassava per un attimo la frequenza cardiaca, richiamava la nostra attenzione per aumentarne l’intensità. Ho raggiunto i 196 battiti al minuto.

Marco Borriello, ex giocatore di Conte

Alcuni calciatori non hanno avuto anche la ‘mano dura’ di Conte. “Ricordo come insultava Quagliarella in napoletano”, scherza. Anche se il lavoro di Conte ha sortito i suoi effetti. “Era un mostro, un maestro nel correggere le partite. Ha reso migliori noi tutti e la squadra. Ci siamo mossi come una fisarmonica e alla fine abbiamo vinto lo scudetto”, ha detto l’ex calciatore dell’Ibiza.

Non è stato l’unico allenatore che gli ha fatto spingere oltre i suoi limiti. “Gasperini e Zeman mi hanno dato filo da torcere come nessun altro. Con loro ho perso tre stagioni su sei della mia carriera”, analizza il transalpino. Il suo calcio finì per essere trasportato a Ibiza, dove giocò sei partite nella stagione 2018-2019 e non segnò nessun gol. Borriello allora ha deciso che era arrivato il momento di lasciare il calcio.