CM.com – Milan, anche contro il Cagliari sarà sciopero del tifo: ‘Vogliamo risposte, questo club non è solo un brand’|Serie A

CM.com – Milan, anche contro il Cagliari sarà sciopero del tifo: ‘Vogliamo risposte, questo club non è solo un brand’|Serie A

2024-05-10 14:59:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:

La protesta del tifo organizzato del Milan prosegue. Dopo il match casalingo contro il Genoa della scorsa domenica, anche la gara di domani sera a San Siro contro il Cagliari – valida per la 36esima giornata di Serie A – sarà nuovamente caratterizzata dalla contestazione che la Curva Sud ha avviato nei confronti della società per l’esito di una stagione che ha visto i rossoneri allenati da Stefano Pioli fallire tutti gli obiettivi per cui era in corsa. Un clima di esasperazione alimentato anche dai rumors sul possibile nuovo allenatore per la prossima stagione, col nome di Julen Lopetegui (ormai prossimo all’approdo al West Ham) da subito inviso alla piazza.
LA PROTESTA CONTRO IL GENOA DELLA CURVA SUD

SOCIETA’ NEL MIRINO – I motivi del prosieguo di questa forma di protesta – che si espliciterà di nuovo in una mancata esibizione delle bandiere e dei vessilli dei gruppi organizzati e nell’assenza di cori durante la partita – sono stati riassunti in una fanzine che era stata consegnata all’esterno di San Siro in occasione dell’ultima partita contro il Genoa. Durante la quale, al minuto 77, gli esponenti della Curva avevano abbandonato il settore da loro tradizionalmente occupato. “Siamo al tramonto di una stagione mediocre e deludente che avrebbe potuto vivere un finale migliore ma sono stati fatti tutti gli errori possibili, anche in panchina, per finirla nel peggiore dei modi; abbiamo patito l’eliminazione in Europa League da parte di un’italiana e nessuna voce si è alzata dalla società per dire qualcosa a un popolo rossonero che, ancora una volta, ci aveva creduto e aveva spinto il Milan fino al fischio finale: abbiamo visto l’Inter festeggiare il campionato nel derby e abbiamo dovuto ascoltare parole della dirigenza rossonera che ci hanno fatto imbestialire, perché a tutto davvero c’è un limite”.
VOGLIA DI RISPOSTE – Il messaggio poi prosegue: “Ora però la nostra pazienza è finita, perché crediamo che in questi 2 anni di aver dato la massima fiducia alla società e il massimo supporto alla squadra ed è arrivato il momento della chiarezza, di sapere finalmente quali siano le reali intenzioni della proprietà, se davvero le sue ambizioni coincidono con quelle del popolo milanista che oggi è stufo di dover solamente partecipare, di doversi accontentare di un piazzamento in Champions quando ben altro chiede e merita la storia e la tradizione del Milan. Non è stato facile decidere di non esporre i nostri striscioni e sventolare le nostre bandiere, però è giusto far vedere come potrebbe diventare San Siro quando si portano i milanisti al limite, quando si sottovalutano l’amore e la fedeltà di una tifoseria capace di trascinare la sua squadra a vincere lo straordinario scudetto di 2 anni fa, grazie alla creazione di un’unione perfetta tra chi scendeva in campo e chi era sugli spalti. Avete goduto della nostra fede, avete visto il sostegno incessante di un popolo follemente innamorato, sapete quanti siamo e cosa siamo pronti a fare per il nostro Milan: cosa vi serve ancora per fare quei passi che ogni milanista vi chiede? Cosa aspettate per rispondere con i fatti, non con le chiacchiere, alle domande che ogni milanista vi pone soffrendo e tifando per quel Milan che non è un brand, non è un’azienda, che non è una factory ma che è, invece, tutta la sua vita? Valutate e scegliete bene i vostri passi futuri, non c’è più tempo da perdere cari signori, se volete continuare ad avere il sostegno ineguagliabile di tutto il popolo rossonero che ha sempre e soltanto il Milan nel cuore!”.
 



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