Milanmania: pagherà Pioli per tutti. Ma le colpe non sono solo sue|Primapagina
2024-05-12 12:30:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:
Finalmente una vittoria, dopo 6 gare senza successo. Una vittoria arrivata in tranquillità, senza la paura di pareggiarla nel finale: questa dovrebbe essere la normalità, ma purtroppo nell’ultimo periodo è diventata quasi un’anomalia.
Dispiace che il ciclo di Pioli stia finendo con un’atmosfera surreale allo stadio, quando il Milan gioca in casa, però la protesta civile dei tifosi è condivisibile e cerca di stimolare l’ambizione nel Club. Il tecnico ha lasciato fuori diversi giocatori importanti contro il Cagliari, buona parte dello zoccolo duro di questa squadra. Calabria, che è il capitano, Tomori che è il titolarissimo in difesa, oltre alla catena di sinistra composta da Theo Hernandez e da Leao. Credo sia stato un segnale voluto da parte di Pioli, la cui spiegazione ai microfoni (“Hanno giocato di più”) non regge (vedi Calabria che aveva saltato 2 gare per squalifica).
Con questo scelte ha voluto lasciar intendere che pagherà lui, ma che anche altri non sono esenti da colpe. In questo senso credo che il Milan debba fare qualche riflessione, perché quest’anno il rendimento dei big è stato molto al di sotto di aspettative e possibilità. In questo gruppo manca leadership: l’aveva Maignan nell’anno dello scudetto, ma nel frattempo sembra averla persa. Se ne andranno Giroud e Kjaer, giocatori di esperienza. Per questo il Club dovrà riflettere non solo sulla panchina ma anche su questo spogliatoio e in chiave mercato portare caratteristiche che mancano: leadership, carisma e anche un alto concetto di cultura del lavoro, che forse in qualcuno non è così sviluppato.
Anche i giocatori quest’anno hanno le loro colpe: da Maignan a Tomori, da Theo a Leao, i big hanno tradito. Aspettiamo il nome del prossimo allenatore, che dovrà fare un lavoro specifico su questa squadra per rigenerarla, per stimolarla e per capire, perchè no, chi è da Milan e chi no. Chi non dà il massimo è giusto che prenda una strada diversa.