Manolo González: “Abbiamo avuto paura di perdere, giocare per non perdere è complicato”

Lui spagnolo pareggiato contro il Valencia nel Stadio RCDE. Quelli di Manolo González Si avvicinavano alla partita con l’obiettivo di aggiungere una vittoria che permettesse alla squadra di lasciarsi alle spalle la zona retrocessione, ma così non è stato. Il mancato successo nel primo tempo ha condannato ancora una volta un Espanyol che nella ripresa era ben lungi dall’offrire un buon livello. Dopo la partita, Manolo González è apparso in conferenza stampa e ha sottolineato che la squadra è frustrata e che la paura di perdere l’ha indebolita.

La squadra, infastidita dal pareggio: “La squadra è sconvolta, abbiamo fatto un buon primo tempo e abbiamo avuto migliori occasioni per entrare nell’intervallo. La partita è stata controllata. Il suo gol ci ha fatto male e ci ha innervosito. Alla fine ci sono state tante imprecisioni e non sapevamo come attaccare”.

Informazioni sulla sceneggiatura e sullo sviluppo della partita: “Nel primo tempo la posizione per uscire di gioco era buona. Abbiamo trovato quello che volevamo. Nel secondo tempo, dopo il suo gol, il posizionamento non era buono e non abbiamo fatto gioco. Ci sono state molte imprecisioni e ce ne siamo accorti. Alla fine abbiamo sofferto”.

Nervi per la posizione della squadra: “Quando sei in declino è normale che la gente sia nervosa, è logico. Dobbiamo essere consapevoli che l’anno sarà difficile e sarà una gara lunga per tutti. Ci sono cose che possono essere migliorate, servono tante azioni per fare gol e con poco ci riescono.

Mancanza di esperienza, un handicap: “L’esperienza di essere giù è la più incasinata di tutte. Giocare per evitare di cadere è complicato. “Devi essere forte mentalmente e aiutare i giocatori a farcela”.

La paura di perdere, un punto a sfavore: “Ci si può allenare molto bene, ma poi arriva la realtà della partita e della partita, dove tutti ci esponiamo. Nella ripresa abbiamo avuto paura di perdere e tanta fretta. È stato un peccato finire così”.

Lasciare la porta inviolata, essenziale: “Il gol così presto mi dà molto fastidio. È stata un’azione su cui abbiamo lavorato molte volte. Era un gol assolutamente evitabile. Dobbiamo tornare a quello che abbiamo fatto nelle altre partite e mantenere la porta inviolata”.

Il punto vale ben poco: “Il punto non serve a nessuno. Per noi non ne vale la pena. È positivo non perdere, ma non è positivo perché in casa dobbiamo vincere e per farlo avevamo la partita sotto controllo. È abbastanza fastidioso vederlo andar via.”

Sulle occasioni sprecate da Puado: “Sappiamo cosa ci dà. Nonostante tutto il lavoro che fa, è un peccato che non sia riuscito a segnare più gol. È stata anche un po’ una coincidenza che siano caduti tutti su di lui.