GdS – Inghilterra, Tuchel lancia l’allarme non vaccinati

GdS – Inghilterra, Tuchel lancia l’allarme non vaccinati

2022-07-17 16:31:57 Riportiamo di seguito quanto pubblicato poco fa dalla rosea:

Tuchel dagli Stati Uniti, dove non ha potuto portare Kante e Loftus-Cheek per le regole anti Covid, lo ha detto chiaro: “Ci penserei due volte prima di ingaggiare un non vaccinato”. Ma i problemi sono tanti e riguardano soprattutto il c.t. Southgate

“È una scelta personale, ma ci penserei due volte prima di ingaggiare un giocatore non vaccinato”. La frase dagli Usa di Thomas Tuchel, il tecnico del Chelsea in tournée senza N’Golo Kante e Ruben Loftus-Cheek, non ammessi dall’altra parte dell’Atlantico proprio perché non vaccinati, contribuisce a riaprire il sipario sul rapporto tra calciatori di Premier League e il Covid, e come questo possa avere ripercussioni su tutto, dal mercato al Mondiale. Sì, perché anche in Qatar a novembre lo status di vaccinazione poterebbe fare la differenza.

TUCHEL

—  

“Ho in mente qualche giocatore che prenderei anche se non vaccinato – ha detto il tecnico del Chelsea -, ma per la maggior parte quello è un argomento che dobbiamo prendere in considerazione. Non possiamo obbligare un giocatore a vaccinarsi: farlo è una scelta normale in questo momento, ma ci sono quelli che decidono di non farlo come N’Golo e Ruben. Noi dobbiamo rispettare le regole e loro conoscono le conseguenze”. Kante e Loftus-Cheek sono rimasti a Londra ad allenarsi con l’Under 23, ma hanno già perso una settimana di preparazione con la squadra e ne perderanno almeno un’altra, visto che i Blues non torneranno dagli Usa prima di domenica prossima. E se per Kante due settimane lontano da Tuchel non sono un problema, per un giocatore che deve convincere il tecnico a dargli fiducia come Loftus-Cheek potrebbe diventarlo.

GLI ESCLUSI

—  

Non è solo il Chelsea tra le squadre di Premier (a gennaio la lega aveva parlato dell’80% di giocatori vaccinati, ma poi non ha più aggiornato i dati) a dover fare i conti con lo status di vaccinazione dei propri giocatori. Pep Guardiola ha dovuto escludere Phil Foden, Ilkay Gundogan e John Stones dalla tournée del City negli Usa per lo stesso motivo, spedendoli invece ad allenarsi con l’unser 23 in Croazia. Particolarmente cavilloso il caso di Gundogan: il 31enne ha avuto il Covid a settembre 2020, ha fatto la prima dose la scorsa estate e in Germania è considerato vaccinato con tutte le dosi possibili, al contrario della legge Usa che obbliga i cittadini stranieri ad essere in pari con la vaccinazione a loro disposizione (terze e quarte dosi comprese) per poter entrare nel paese. È andata anche peggio al Crystal Palace: otto giocatori, compreso Wilfried Zaha, sono rimasti a Londra anziché partire per la tournée a Singapore e in Australia perché “non avevano i requisiti per entrare”, come ha sottolineato il club in un comunicato. Non è solo un problema di amichevoli estive: un’indagine del Telegraph condotta con interviste ad agenti e dirigenti rimasti anonimi ha sottolineato come lo status vaccinale di un giocatore sia uno dei primi argomenti di conversazione durante una trattativa, coi giocatori non vaccinati che fanno più fatica a trovare una nuova squadra. Come se l’affermazione di Tuchel, “ci penserei due volte prima di ingaggiare un non vaccinato”, fosse già realtà.

QATAR

—  

Lo è per Gareth Southgate, il c.t. dell’Inghilterra alle prese con un problema Mondiale legato allo status di vaccinazione. La norma attualmente in vigore in Qatar prevede che i non vaccinati debbano fare un periodo di quarantena di 5 giorni prima di essere ammessi nel paese, senza eccezione per i calciatori. Il programma dei vicecampioni d’Europa prevede l’arrivo in Qatar sei giorni prima della loro partita con l’Iran del 21 novembre che inaugura il loro torneo: i non vaccinati rischiano quindi di saltare l’ultima parte della preparazione e la gara d’esordio, tanto che il c.t. starebbe già valutando se portare in Qatar solo giocatori vaccinati. La Fifa potrebbe dargli una mano: sta chiedendo al paese che ospiterà il Mondiale di prevedere eccezioni per i giocatori. Altrimenti Southgate e gli altri c.t. potrebbero essere costretti a scelte difficili.



Vai alla fonte di questo articolo