Tuttosport – Inter, dopo Thuram-Lautaro il nulla
2025-01-17 11:59:00 Prendiamo con le pinze l’ultima notizia di TS:
MILANO – Edin Dzeko non è un erede di Béla Guttmann e non ha lanciato nessuna maledizione contro l’Inter. Certo è che da quando Beppe Marotta – a malincuore – ha deciso di non rinnovargli il contratto in scadenza perché era ormai diventata “tossica” la convivenza con Romelu Lukaku, Simone Inzaghi non ha più avuto tre attaccanti titolari nel vero senso della parola. Quell’anno – stagione 2022-23 – proprio la staffetta tra Dzeko e Lukaku al fianco dell’intoccabile Lautaro fu la chiave per arrivare fino alla finale di Champions poi persa a Istanbul proprio perché Big Rom graziò il Manchester City sbagliando l’impossibile sotto porta, come più volte candidamente (o perfidamente?) ammesso da Pep Guardiola. In estate, è storia, Lukaku promise amore eterno all’Inter e l’Inter decise di non rinnovare il contratto a Dzeko puntando su un profilo più giovane (Marcus Thuram) ma poi, dopo il voltafaccia del belga, ha scelto al suo posto Marko Arnautovic, il primo “nuovo Dzeko” che non è lontanamente riuscito a ripetere quanto fatto dal fuoriclasse bosniaco.
Arnautovic degradato, Taremi a secco
La storia si è ripetuta in fotocopia quest’estate: Arnautovic è stato “degradato” nelle gerarchie alla quarta posizione per far spazio a Mehdi Taremi che al Porto, oltre a segnare valanghe di gol (31 nel 2022/23, 11 nell’ultima stagione alquanto tribolata tra Coppa d’Asia, un infortunio agli adduttori e l’ostracismo per il mancato rinnovo), per movenze ricordava proprio Dzeko. Problema è che finora l’iraniano è ancora a zero gol in campionato e con lui a braccetto c’è proprio Arnautovic. Così, anche se sembra quasi paradossale sottolinearlo, l’unico attaccante ad aver segnato una rete in Serie A oltre a Lautaro e Thuram è stato Correa che è pure l’unico giocatore in rosa ad avere il contratto in scadenza a giugno, visto che è tornato alla base con l’etichetta di esubero avendo rifiutato ogni soluzione propostagli dal club. Emblematico quanto accaduto mercoledì con il Bologna, assente Correa per infortunio, Arnautovic è stato l’ultimo a iniziare il riscaldamento (e non è entrato), mentre Taremi – mandato in campo nel tentativo di segnare il gol da tre punti – ha dilapidato almeno un paio di buone occasioni.
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