Milan, Conceiçao: “Pulisic non ci sarà con la Juventus, il club sa quello che ci serve sul mercato”|Primapagina
2025-01-17 14:36:00 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news pubblicata sul web:
Vigilia di Juventus-Milan. Il tecnico rossonero, Sergio Conceiçao ha presentato la sfida in conferenza stampa da Milanello. Queste le sue dichiarazioni:
Terza volta che Milan e Juve si affrontano nell’ultimo mese e mezzo: che partita si aspetta?
“C’è equilibrio, sono due squadre forti. Due squadre che hanno giocatori molto interessanti, ma tutte le partite sono diverse. Domani dobbiamo affrontare una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta, noi per quello che abbiamo a disposizione a livello di tempo stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose. Ma abbiamo poco tempo, ci sono tante partite, partite importanti. Fino agli inizi di febbraio giochiamo in Champions, campionato e Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti, dobbiamo avere l’atteggiamento giusto per arrivare ai nostri obiettivi”.
Come sta Pulisic, ci sarà domani?
“Anche se voglio lasciare il dubbio all’avversario domani esce sui giornali… Quindi dico che Pulisic è fuori, non voglio fare bluff. Anche in Portogallo era così. È fuori, non vogliamo rischiare, non ha niente di speciale ma non vogliamo rischiare. Se gioca una ventina di minuti rischia di aggravare la situazione e non voglio”.
Camarda è già da prima squadra?
“È un giocatore giovane, ha la sua strada da percorrere con tanto lavoro davanti lui. ha una base importante, ha qualità, talento e voglia”.
Sul mercato:
“Non mi piace molto il mercato di gennaio, crea sempre nei giocatori, a livello emozionale, cose non positive. Ci sono situazioni che si devono aggiustare, è buono che possiamo arrivare a questo punto. Ma non è la cosa più importante per me. Sto parlando con la dirigenza, siamo d’accordo su quello di cui abbiamo bisogno, ma sapete anche che non è facile arrivare a giocatori che possono aiutare e dare cose in più a questo gruppo. Io parlo con la dirigenza e siamo d’accordo su quello che vogliamo”.
Se avesse un desiderio da esprimere sceglierebbe un attaccante, un centrocampista o un difensore?
“Una vittoria domani, è quello che voglio di più. Capisco la vostra curiosità, è normale: ci sono stante voci, il mercato è aperto. Scusatemi, però per me il pensiero è già dentro questa partita. Se dico qualcosa o è qualcosa di non vero o un giro di parole… Allora meglio parlare della partita di domani”.
Il problema della squadra è mentale o tattico?
“Organizzazione offensiva e difensiva, quello sicuramente la vediamo tutti i giorni e si lavora sui dettagli: a volte prendiamo gol per i piccoli dettagli. Dobbiamo entrare dentro la partita pensando che dal primo minuto si può perdere o vincere. Se vediamo la storia del Milan vediamo che i veri campioni sono passati nel passato: quelli che hanno vinto le 7 Champions League, quelli sono i veri campioni. Ogni vittoria qui al Milan ci dà la sensazione di poter andare a vincere. Abbiamo vinto un campionato tre anni fa, ora un Supercoppa, con tutto il rispetto per la Supercoppa. È un messaggio per tutti, tutti quelli che lavorano a Milanello, non solo i giocatori: tutti i dettagli sono importanti. Questo messaggio è anche per me e per il mio staff, dobbiamo stare sempre bollenti a livello di spirito per arrivare a qualcosa. Perché gli altri si preparano bene e poi è difficile, anche il Como ha giocato bene e ha un allenatore preparato. Se vogliamo essere un pochettino più sopra, non solo a livello qualitativo, la questione mentale è importante: rappresentiamo il Milan, automaticamente dobbiamo essere motivati”.
Fofana e Bennacer in difficoltà nelle ultime uscite, come farli coesistere?
“Con il lavoro. Il mio lavoro è proprio quello. Ogni giocatore nelle sue funzioni deve sposarsi bene con gli altri. Non credo che Bennacer e Fofana non possano coesistere, anzi. Domani giocheranno tutti e due. Normalmente non lo faccio mai, non dico chi gioca. Ma la formazione che esce sui giornali è sempre giusta, ma non è una critica (sorride, ndr). Loro possono coesistere, devono capire cosa fare quando abbiamo la palla per arrivare ad attaccare con equilibrio. È questo equilibrio che vogliamo nella squadra, per non prendere la transizione degli avversari”.
Se domani ti dicono di fare un’intervista pre partita tu ci vai?
“Mando qualcun altro. È impossibile. Non mi viene neanche il pensiero giusto, poi magari dico cose non giuste perché sto pensando altre cose”.