15 giocatori si dimettono dalla nazionale spagnola

15 giocatori si dimettono dalla nazionale spagnola

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15 giocatori della nazionale spagnola femminile hanno minacciato di dimettersi se il loro allenatore Jorge Vilda non verrà licenziato.

Secondo quanto riferito, i giocatori sono scontenti della selezione dell’allenatore, dei metodi di allenamento, dell’atmosfera degli spogliatoi e della gestione degli infortuni.

La Federcalcio spagnola ha rivelato di sostenere pienamente l’allenatore e gli staranno al fianco. La Federazione ha tenuto segreti i nomi di quei 15 giocatori e crede che se riconoscono il loro errore e chiedono perdono, possono tornare in squadra.

I media spagnoli hanno riferito che Alexia Putellas, la superstar del Barcellona e l’attuale vincitrice del Pallone d’Oro, non è tra quei 15 giocatori che hanno minacciato di dimettersi.

La RFEF ha rilasciato una dichiarazione a sostegno dell’allenatore in questo scandalo.

“La Real Federación Española de Fútbol comunica di aver ricevuto, nel corso della giornata, 15 email da 15 giocatrici della squadra di calcio femminile maggiore, guarda caso tutte con la stessa dicitura, in cui affermano che l’attuale situazione generata influisce ‘in modo significativo’ il loro “stato emotivo” e la loro “salute” e che, “finché non viene invertito”, si dimettono dalla nazionale spagnola”, si legge nella nota.

“La RFEF non permetterà ai giocatori di mettere in discussione la continuità dell’allenatore della nazionale e del suo staff tecnico, poiché prendere quelle decisioni non rientra nei loro poteri. La Federazione non ammetterà alcun tipo di pressione da parte di alcun giocatore nell’adottare misure sportive. Questo tipo di manovre sono tutt’altro che esemplari e al di fuori dei valori del calcio e dello sport e sono dannose.

Secondo l’attuale legislazione spagnola, la mancata partecipazione alla convocazione della nazionale è classificata come un’infrazione molto grave e può comportare sanzioni da due a cinque anni di squalifica. La RFEF, contrariamente al modo in cui agiscono questi giocatori, vuole chiarire che non li porterà a questo estremo o li metterà sotto pressione. Direttamente, non convocherà i calciatori che non vogliono indossare la maglia della Spagna. La Federazione avrà solo calciatori impegnati anche se dovranno giocare con le giovanili.

“Questo fatto è passato dall’essere una questione sportiva a una questione di dignità. La selezione non è negoziabile. È una situazione senza precedenti nella storia del calcio, sia maschile che femminile, in Spagna e nel mondo.

Il presente e il futuro della Spagna risiede nel potenziale delle categorie inferiori e dei giocatori che quest’estate sono stati proclamati campioni del mondo U-20 e campioni d’Europa U-19, oltre ad ottenere il secondo posto europeo U-17 giovanile.

La nazionale ha bisogno di giocatori impegnati nel progetto, che difendano i nostri colori e orgogliosi di indossare la maglia della Spagna.

I giocatori che hanno rassegnato le dimissioni torneranno in futuro alla disciplina della Nazionale solo se accetteranno l’errore e chiederanno perdono.



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