Gazzetta – Asensio, Griezmann, Pulisic e…: la Juve pensa al botto per gennaio
2022-09-28 22:13:14 Avrebbe del clamoroso l’ultima notizia della Gazzetta dello Sport:
Fra limiti strutturali e tanti accordi in scadenza a giugno 2023, la sessione invernale del mercato può diventare occasione per iniziare il restyling. Fra certezze e incognite
C’è una Juve che ha finora arrancato, ce n’è una nascitura che ha promesso imminente, urgente svolta, ce n’è una terza che nascerà dalle prossime sessioni di mercato. Da come si combineranno queste tre anime dipenderanno i traguardi di una stagione iniziata sotto uno scroscio di applausi per la campagna trasferimenti condotta la scorsa estate (e conclusasi un mese fa, in realtà) e continuata invece fra inciampi e fischi. Inevitabile per un club come la Juve guardare avanti, valutando il presente e gli attuali margini di miglioramento, ma puntando i fari già oltre, perché giocare d’anticipo è fondamentale quanto mordere il presente. Certo in chiave futura molto dipenderà dalle attuali due priorità: tornare a vincere e risolvere il nodo-Allegri, ad ora ufficialmente confermato, col primo obiettivo mattone necessario per sorreggere la seconda pietra.
Fasce poco protette
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La stagione fin qui ha detto che nella Juve lavori-in-corso l’unica attuale carenza strutturale riguarda l’assenza di cursori di fascia all’altezza del resto dell’organico. Un limite che il club conosce da tempo, ma che ha consapevolmente “congelato”, rimandandone la soluzione al prossimo mercato, visti gli ingenti investimenti fatti nell’ultima sessione e a fronte di un bilancio che ha recentemente evidenziato un rosso da 254 milioni. Rischio calcolato? Sarà l’esito della stagione in corso a dare la risposta, di certo ad ora sono arrivate le conferme dei dubbi iniziali. Salvo che la Juve non decida di intervenire già a gennaio, specie se affioreranno eventuali combinazioni economicamente favorevoli.
Attacco e difesa, future incognite
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Un’autentica “voragine” si profila invece guardando all’estate e dunque alla prossima stagione: in giugno scadranno infatti i contratti di Alex Sandro e Cuadrado, tanto per restare in tema di fasce, ma anche di Di Maria, Rabiot e Pinsoglio, così come i prestiti di Milik e Paredes. Con un attacco che andrà inevitabilmente ripensato. Non solo: oltre ai laterali, sarà tutta la difesa, fin qui non molto brillante, ad avere necessità di un restyling, vista l’anagrafica di Bonucci ed una volta verificato l’apporto che possono garantire Gatti e Rugani. Situazioni che già possono trovare terreno per una riflessione cui il mercato di gennaio potrebbe cominciare a dare qualche risposta.
La storia insegna
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Anche perché dei giocatori in scadenza, a parte Pinsoglio, con ogni probabilità nessuno verrà rinnovato, spalancando uno scenario che presuppone necessariamente nuovi arrivi. Un po’ come era successo nella passata stagione, quando con gli addii a Bernardeschi, Chiellini, Dybala, De Ligt, Morata, Ramsey e Arthur (oltre a Kulusevski e Bentancur partiti a gennaio hanno reso possibile un abbassamento del monte-ingaggi, la copertura degli ingaggi di Bremer, Di Maria, Pogba, Paredes e compagnia, ma anche l’accantonamento di un gruzzolo di puro risparmio. Nel 2023 è dunque probabile si assista a uno scenario simile.
I nomi
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Se per l’attacco l’attenzione resta alta su Asensio (Real Madrid), Griezmann (di proprietà del Barcellona, gioca – poco – nell’Atletico Madrid) e Pulisic (in caso di qualche apertura del Chelsea), più vivace e vario è il panorama nel reparto difensivo: ai nomi di Gabriel, Pau Torres e Badiashile, già sondati nella scorsa edizione del mercato, si aggiungono infatti quelli di Grimaldo, 27enne esterno sinistro in scadenza al Benfica, che la Juve avrà presto occasione di incrociare, di Bensebaini, nazionale algerino in forza al ‘Gladbach, esterno sinistro a tutta fascia, e di Ndicka, centrale mancino dell’Eintracht Francoforte, ex compagno di Kostic. Senza dimenticare l’altro polo del mercato juventino: oltre alla sostenibilità Arrivabene e C. continuano a guardare al ringiovanimento della rosa e dunque al vivaio azzurro, da Frattesi a Parisi, da Viti a Ndour.
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