Arsenio Iglesias muore all’età di 92 anni

L’idea è di installare una cappella in fiamme nello stadio Riazor

Ha portato al suo primo titolo nazionale comandando Superdépor nel 1995

Arsenio Iglesias (Arteixo, 1930-A Coruña, 2023), il mito della sportività, si è spento questa mattina all’età di 92 anni. L’ex giocatore e allenatore biancoazzurro è una figura centrale della società con la quale ha militato Prima negli anni ’50a cui ha promosso nel 1971 e nel 1991 e ha portato al suo primo titolo nazionale comandando il Supersportivo nel 1995, ma la sua figura ha trasceso il campo di gioco per il suo modo di essere, facendo di lui una guida alla sportività. L’idea è di installare una cappella in fiamme nel Stadio Riazor, anche se i preparativi sono in corso.

Con Arsenio Iglesias Se ne va la figura più longeva e quella che ha lasciato il segno più grande nel mondo. Gli sport nei suoi 116 anni di storia. Fin da quando era bambino e scappava di casa per vedere Giovanni Acuna quando il Depor ero nel Arteixo spa fino ad oggi è passata una vita intera.

Era quel bambino eccitato con una squadra e con i suoi idoli, era quel giovane meritevole che si alternava con il Orchestra Canarò e la squadra di Scopelli e che poco dopo aver debuttato, era quel compagno che gli stava accanto Luis Suarez quando muoveva i primi passi, era quella persona di A Coruña dove doveva emigrare Alicante Già Bomba a mano prima di tornare a casa, fu quell’allenatore che venne in soccorso nel 1971, nel 1988 con il gol di vincenzoè stato quel faro che ha riportato la squadra in Prima Divisione dopo 18 anni di oscurità, è stato lui che è tornato dal ritiro per comandare una squadra unica e generazionale che ha regalato al club il suo primo titolo, 1995. Fu il suo ultimo atto di servizio in campo, ma ha sempre guidato il Deportivo con un modo di essere e di intendere lo sport e la vita.

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