Victor Osimhen ha saltato la quinta amichevole del ciclo estivo del Napoli: anche ieri, nonostante venerdì avesse partecipato alla partitella di rifinitura, non è stato convocato. E ha continuato a viaggiare sul binario parallelo dell’ultimo periodo: la squadra ha giocato contro il Girona e lui s’è allenato da solo. La solitudine del numero 9 è un po’ una costante, di questi periodi. Da Castel di Sangro a Londra: anche Romelu Lukaku, ieri, ha lavorato a Cobham insieme con i suoi pensieri mentre il Chelsea giocava in Ohio contro il City la penultima sfida della tournée negli States. Com’è piccolo il mondo, vero? Ma anche così diverso. Osi e Lukaku sono le due facce di una storia a specchio: Victor è vicino ma si sente lontano, Rom è lontano ma vorrebbe raggiungere il Napoli al più presto. Un labirinto. La storia dell’estate azzurra è questa, c’è poco da fare: un anno fa c’era la telenovela del rinnovo di Osimhen e questa volta invece è il suo destino a tenere banco. Sin da Dimaro sono giornate con un piede dentro e l’altro fuori, di momenti in gruppo e altri personalizzati. Di partite in cui, per questo o quel motivo, Conte ha schierato tutti gli attaccanti a propria disposizione tranne il più blasonato. Vecchio (Osi) o nuovo (Romelu) che sia. Il tecnico sta costruendo e plasmando la sua squadra senza ancora avere la certezza sull’identità del centravanti, un perno fondamentale del progetto, e ovviamente non può vivere serenamente una situazione che più passano i giorni e più diventa un limite, un handicap per i piani tattici della squadra e per il programma dei rinforzi. Attesi. Soprattutto considerando che tra sei giorni comincerà ufficialmente la stagione con i trentaduesimi di Coppa Italia, in agenda al Maradona contro il Modena, e che tra due settimane si andrà in scena in campionato a Verona con l’Hellas.
Napoli, il silenzio su Osimhen
Osimhen è un interprete straordinario del ruolo, tra i migliori in assoluto, ma in questo momento intorno a lui c’è un mondo pieno di dubbi: il Napoli non registra offerte e il suo agente Calenda continua a lavorare in attesa che esploda il grande giro degli attaccanti, ma intanto l’Atletico ha chiuso l’acquisto di Alexander Sorloth con il Villarreal, dopo aver valutato anche Kolo Muani. Ovvero: il Psg, in freezer ma guardingo dopo aver provato il doppio colpo con l’incedibile Kvara, non ha ancora ceduto uno tra Kolo e Gonçalo Ramos, e ciò significa che un’altra chance utile a creare un posto in rosa per Osi è sfumata. Passata. Insieme con un’altra giornata. E ancora: l‘Arsenal tratta sempre Viktor Gyökeres e resta alla finestra, e l’ipotesi dello scambio di centravanti con il Chelsea non entusiasma Victor.
Napoli, le ultime sugli allenamenti
Conte ha concesso alla squadra un giorno e mezzo di pausa – libera uscita da oggi pomeriggio a domani sera – ma è chiaro che da martedì qualcosa dovrà cambiare: più il tempo scorre e più bisogna considerare l’ipotesi che Osimhen possa anche non muoversi, anche perché il Napoli non ha alcuna intenzione di svenderlo pure il 30 agosto, sul gong. Anzi: prenderà in considerazione soltanto offerte superiori a 100 milioni. E così, alla ripresa sarà inevitabile fare delle considerazioni: sulla continuità della preparazione di Osi, inevitabilmente indietro rispetto ai compagni, e sulla gestione della storia. Gioca chi s’è allenato meglio e chi dimostra di stare bene fisicamente e mentalmente: Conte lo ha detto dal primo giorno e lo ha sempre applicato.