CdS – Report Fifa: a gennaio mercato record
2023-02-09 14:03:00 Arrivano conferme dal CdS:
ROMA – Se il 2022 è stato l’anno della ripresa del calciomercato internazionale (oltre 20 mila trasferimenti, un giro d’affari di 6,5 miliardi di dollari, per la prima volta in crescita dopo la crisi indotta del Covid) quello appena iniziato può essere l’anno della definitiva ripartenza. Anche grazie alle follie inglesi, con il Chelsea in testa (Enzo Fernandez dal Benfica per 121 milioni è l’ultimo colpo dei Blues). È la fotografia che emerge dal rapporto Fifa sui trasferimenti internazionali conclusi durante la sessione di mercato invernale di questa stagione. Con 4.387 giocatori che hanno cambiato maglia a gennaio, intanto, è stato appena stabilito il record per la finestra di metà stagione (+14,4% rispetto al 2022); il giro d’affari è stimato in 1,57 miliardi di dollari, con l’89,7% della spesa sostenuta dai club europei. Rispetto a un anno fa, il valore degli acquisti conclusi nel mercato di riparazione è cresciuto addirittura del 49,4%. Anche in questo caso si tratta di un nuovo record.
Prestiti e dintorni
Il report come sempre è stilato in base ai dati del sistema TMS della Fifa, la piattaforma sulla quale avvengono tutte le operazioni internazionali. Se il 62% dei trasferimenti coinvolge giocatori in scadenza di contratto, da segnalare che iniziano a diminuire i prestiti, che oggi rappresentano il 14,8% dei movimenti. È un primo effetto del nuovo regolamento internazionale che limita a 8 in entrata e 8 in uscita le operazioni a titolo temporaneo per ciascun club (a eccezione degli Under 21 e dei giocatori formati nel vivaio). È ancora presto, tuttavia, per valutare la reale portata della svolta imposta dalla Fifa.
Compro giovane
I trasferimenti internazionali vedono concentrata la spesa per i calciatori tra i 18 e i 23 anni (per i minorenni, lo ricordiamo, esistono regole rigidissime): 1,134 miliardi spesi per 326 calciatori. Praticamente il 52,4% delle operazioni e il 72,4% del giro d’affari.
Dominio Premier
Con oltre quattromila trasferimenti, tra acquisti e cessioni, i club dell’area Uefa dominano ovviamente il mercato: 1,405 miliardi di dollari spesi contro 1,262 miliardi di dollari incassati. La regina è come sempre l’Inghilterra (intesa come federazione, non solo come Premier League): 898,6 milioni di dollari investiti in operazioni all’estero. Al secondo posto la Francia con 131,9 milioni, quindi la Germania (85,8). L’Italia non entra nelle leghe top: gli ingaggi conclusi all’estero sono soprattutto prestiti.
Expo Italia
Calano in numero assoluto i trasferimenti in entrata (80, -19,2%), per un controvalore economico di 25,6 milioni di dollari. Rispetto a un anno fa c’è stata una contrazione clamorosa (-78,2%): si tratta del secondo valore già basso di sempre dopo i 25,3 milioni di dollari registrati nel 2018. D’altra parte, come detto, nella maggior parte si tratta di prestiti con eventuali opzioni di riscatto. In rialzo l’export dai campionati italiani (principalmente la A) verso l’estero: con 98 cessioni internazionali è stato raggiunto il nuovo record per calciatori coinvolti, mentre l’incasso è stato di 69,9 milioni di dollari rispetto ai 71,5 del 2022. A questa cifra, però, vanno aggiunti gli affari conclusi oltre la data del 31 gennaio come la cessione di Zaniolo al Galatasaray. Il report ha estratto i dati dal database del TMS il 6 febbraio.
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