Champions League: Arnautovic, il ‘cattivo ragazzo’ che ha condiviso la leadership nello ‘Stokelona’ con Joselu, Bojan e Shaqiri
2024-02-21 12:52:15 Giorni caldissimi per il calcio italiano!
Per quanto incredibile possa sembrare, Marko Arnautovic (Vienna, 19-4-1989) ha giocato solo nove partite di Champions League in tutta la sua carriera.: quattro con l’Inter e cinque con il Werder Brema. L’andata degli ottavi contro l’Atlético (1-0) è stata, infatti, la prima partita di qualificazione giocata. Inutile dire che quindi segnò anche, a 34 anni, il suo primo gol.
“Non è stato facile tornare dopo l’infortunio. Avevo bisogno di tempo. Nelle ultime settimane non ho segnato molto, ma sono qui per questo. Infatti, Ho sprecato due occasioni che avrei dovuto segnare. Tuttavia i tifosi e i miei compagni di squadra mi hanno sostenuto e mi hanno dato l’energia per andare avanti. Il gol è stato un momento incredibile. “È uno dei momenti più importanti della mia carriera” riconobbe l’austriaco con la scritta ‘MVP’ sotto il braccio.
Ho sprecato due occasioni che avrei dovuto segnare. È uno dei momenti più importanti della mia carriera.
Balotelli: “È il ragazzo più pazzo che abbia mai visto”
Ha sempre avuto molto talento. A volte sì, gli è mancata la testa. Quindi, ricorrentemente, Lo confronteranno con Zlatan Ibrahimoviccon quale non corrispondevaper pochissimo, alla sua prima tappa all’Inter (2009-10). Infatti Arnautovic, anche se quasi nessuno lo ricorda perché ha giocato solo 55 minuti in tutta la stagione, fHa fatto parte della squadra che ha vinto il triplete (Campionato, Coppa e Champions) agli ordini di José Mourinho.
Molto più prolifica fu l’amicizia con Mario Balotelli, che lo definiva come “la persona più pazza che abbia mai visto.” Grandi parole, ancora di più quando si parla di ‘Super Mario’. “Marko mi fa sembrare il ragazzo più noioso del mondo,” ha confessato.
Marko mi fa sembrare il ragazzo più noioso del mondo
Quell’anno Mourinho, stufo che arrivasse in ritardo, gli regalò il suo orologio il giorno in cui arrivò cinque ore prima all’allenamento!!! “Ce l’ho ancora in casa”, dice il ‘9’ dell’Inter. Quello che Mou non sapeva è che è arrivato tardi per errore: la sessione era nel pomeriggio e l’austriaco pensava che fosse mattina.
Non è stato affatto il suo episodio più popolare. Samuel Eto’o gli prestò una Bentley GT 63 del valore di 150.000 euro per andare a fare affari all’hotel Sheraton di Milano e, quando se ne andò, non c’era la macchina. L’ha lasciato con le chiavi della porta ed è stato rubato. Apparve, qualche tempo dopo, in Ungheria. “Nella mia casa a Enschede vedevo solo mucche al pascolo, a Milano mi sono ritrovata circondata da belle donne,” lo ricorda parlando dei suoi primi passi con ‘Il Duomo’.
Nella mia casa di Enschede vedevo solo mucche al pascolo, a Milano mi sono ritrovata circondata da donne bellissime
Tropelías ne ha molte e varie. All’età di 19 anni fu accusato di aver chiamato “nero” Ibrahim Kargbo del Willem II, ma fu assolto per mancanza di prove. La UEFA lo ha sanzionato con una partita a Euro 2020 per aver insultato un rivale. Secondo un giornale serbo si sarebbe riferito al macedone Ezgjan Alioski nei seguenti termini:: “Io f… tua madre, Shiptar [una palabra muy despectiva para referirse a los albaneses]”. Già più alto, si è rotto un ginocchio, ha detto, mettendo il piede in una buca mentre giocava con il suo cane in giardino.. Lo hanno anche sorpreso mentre partecipava a gare illegali. “Guadagno così tanto che potrei comprarti anche la vita”dicono che lo abbia detto alla polizia.
Una carriera piena di alti e bassi
Vedendo le ‘malizia’ che fa sul ‘green’ è difficile credere che Arnautovic abbia dovuto fare così tanti giri per arrivare in cima: Twente (2007-10), Inter (2009-10), Werder Brema (2010-13), Stoke City /2013-17), West Ham (2017-19), Shanghai Port (2019-21), Bologna (2021- 22) eAncora, in prestito all’Inter come nel 2009. “Ho sopravvalutato il campionato cinese e non mi sono allenato” confessare. Inoltre, si concedeva bevande zuccherate.
In Premier è stato, a dire il vero, dove è stato più coerente. Faceva parte del leggendario attaccante ‘ABS’ (Arnautovic-Bojan-Shaqiri) che si è guadagnato il soprannome di ‘Stokelona’, con Mark Hughes ai comandi. grazie alla doppietta dell’ormai attaccante dell’Inter nella clamorosa vittoria contro il City (2-0). Un attacco a cui si aggiunse, nel 2015-16, l’ormai giocatore del Real Madrid Joselu Mato.
Nello spogliatoio dello Stoke sono state vinte più Coppe dei Campioni che addirittura nelle squadre dei “Big Six”. Bojan ne ha vinte due con il Barcellona, Marc Muniesa una; Anche Afellay ne aveva uno; Shaqiri ne ha vinta una con il Bayern, Arnautovic, quella già contata con l’Inter…
Non coincideva con Jesé o Choupo-Motingma erano tempi in cui al Britannia Stadium si incontravano tanti giocatori leggendari, senza il calcio diretto di Tony Pulis: Guidetti, Nzonzi, Robert Huth, Pennant, Begovic, Moses, Odemwingie, Bony, Allen, Berahino, Imbula, Martins Indi, Glen Johnson, Charlie Adam…
Purtroppo non è servito a vincere un titolo, ma la categoria si è salvata senza troppi problemi. Sono stati ottenuti tre meritori noni posti e una classifica nel 2015-16 per le semifinali di Coppa di Lega. Curiosamente la retrocessione è coincisa con il trasferimento di Arnautovic al West Ham nel 2017 in cambio di 22,3 milioni di euro.
Vedi, Marko, genio e figura.
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