Champions League: la cabala di Modric che farebbe l’Inter campione d’Europa

Ea prima mondiale di ‘En el corazón de la 14’ è servito anche da vedere come ha scoperto Luka Modric un anno fa, dopo aver vinto la finale contro il Liverpool (0-1), una statistica curiosa… alla quale ormai i tifosi dell’Inter si aggrappano affrontando la finale contro il Manchester City di Guardiola.

Il centrocampista del Real Madrid Ho scatenato una curiosa cabala che, se si compie di nuovo, trasformerà i ‘nerazzurri’ in campioni d’Europa per la quarta volta nella loro storia.

“Sai cosa ti dirò, amico? Devi avere un croato in squadra per vincere la Champions League. Un croato ne ha vinte dieci di fila. 10!!!!”ha esclamato Modric durante la festa nel camerino di Saint-Denis.

La verità è che uno guarda indietro e Modric ha ragione. Tutti i campioni d’Europa, dal 2013, hanno almeno un croato tra le proprie fila. Il Bayern ha iniziato una “tradizione” con Mario Mandzukic che, successivamente, sono stati perpetuati dallo stesso Real Madrid con Luca Modric (2014, 2016, 2017, 2018 e 2022) e Matteo Kovacic (2016, 2017 e 2018), Barcellona con Ivan Rakitic (2015), Liverpool con Dejan Lovren (2019), Bayern con Ivan Perisic (2020) e Chelsea, ancora una volta, con il suddetto kovacic (2021).

Dieci anni di regno croato in Champions League

• 2012-13 –> Mario Mandzukic (Bayern)
• 2013-14 –> Luka Modric (Real Madrid)
• 2014-15 –> Ivan Rakitic (Barcellona)
• 2015-16 –> Luka Modric (Real Madrid)
• Mateo Kovacic (Real Madrid)
• 2016-17 –> Luka Modric (Real Madrid)
• Mateo Kovacic (Real Madrid)
• 2017-18 –> Luka Modric (Real Madrid)
• Mateo Kovacic (Real Madrid)
• 2018-19 –> Dejan Lovren (Liverpool)
• 2019-20 –> Ivan Perisic (Bayern)
• 2020-21 –> Mateo Kovacic (Chelsea)
• 2021-22 –> Luka Modric (Real Madrid)

Un requisito, quello di avere un croato, che, in questa edizione, incontra una sola finalista: l’Inter. Il terzo capitano nerazzurro èMarcelo Brozovic, secondo al mondo con Modric nel 2018 e bronzo in Qatar 2022.

L’ex giocatore della Dinamo Zagabria, arrivato al Milan nel 2016 in cambio di 5 milioni di euro, Accumula 329 partite, 31 gol e 43 assist con l’Inter. Ha vinto anche cinque scudetti: un campionato, due coppe e due supercoppe.

Ha perso, però, il suo status indiscusso nell’undici di Simone Inzaghi. Calhanoglu gli ha strappato il ruolo di ‘regista’ e giocherà un posto in sala macchine con Mkhitaryan. Il suo ultimo tratto di stagione, in ogni caso, è formidabile: nelle ultime 10 partite ha aggiunto sei assist e un gol, quello che ha segnato contro il Torino (0-1) nell’ultima partita… prima della finale di Champions League.

È curioso che un paese con appena 31 anni di vita e 3,9 milioni di abitanti abbia così tanto successo, non solo nel calcio, ma, sai: Se vuoi vincere la Champions League… metti un croato nella tua squadra.