L’Italia è senza dubbio una delle nazioni più titolate nel mondo del calcio, con una ricca storia di stile e successi che trascendono il gioco in tutto il mondo.
Andrea Pirlo, il catenaccio, San Siro: il contributo italiano al calcio risale a tempi lontani, anche se non sempre è stato possibile farlo a modo loro.
Gianfranco Zola, Gianluca Vialli e Paolo Di Canio hanno prosperato in Inghilterra nel corso degli anni, ma lo stesso non si può dire di molti dei loro connazionali. Ma quali sono i cinque giocatori che hanno avuto più difficoltà?
5. Marco Materazzi
Materazzi, campione del mondo, è ampiamente considerato uno dei più grandi italiani della sua generazione, come dimostrato durante la sua permanenza all’Inter.
Tuttavia, una sfortunata stagione all’Everton ha danneggiato la sua reputazione in Inghilterra, ricevendo tre cartellini rossi in 27 presenze nel 1998, perché la sua testa calda aveva la meglio troppo spesso su di lui.
Fu rimandato in Italia appena una stagione dopo il suo arrivo nel Merseyside e non tornò mai più nel calcio inglese.
4. Alberto Aquilani
Aquilani arrivò al Liverpool nel 2008 per 20 milioni di sterline, scatenando grande entusiasmo e aspettative nelle spalle dell’ex giocatore della Roma.
Le migliori novità, il divertimento e i quiz sul calcio, direttamente nella tua casella di posta ogni settimana.
Abbiamo avuto indubbi sprazzi di brillantezza durante il suo periodo perlopiù deludente ad Anfield, anche se non ha mai dimostrato in modo costante la sua vera classe in campo.
Dopo ripetuti prestiti in Italia, nel 2012 il trasferimento definitivo alla Fiorentina.
3. Gianluca Scamacca
Arrivato con grandi soldi e grandi speranze, il periodo di Scamacca al West Ham è stato ostacolato da fastidiosi infortuni e prestazioni incostanti.
Arrivato dal Sassuolo per 35 milioni di sterline, Scamacca ha segnato solo tre gol in campionato prima che un infortunio al ginocchio lo tenesse fuori dalle fasi finali dello storico successo del West Ham in Europa Conference League.
L’estate successiva è stato ceduto all’Atalanta, dove da allora ha segnato 12 gol in 29 partite, guidando la squadra alla vittoria dell’Europa League della scorsa stagione.
2. Moise Kean
Kean è stato, a un certo punto, la promessa più promettente del calcio mondiale durante i suoi primi anni alla Juventus, dimostrando una presenza fisica e un fiuto del gol ben oltre la sua età.
Fu per questo motivo che il suo passaggio all’Everton nel 2019 fu accolto con tanto sconcerto: come diavolo erano riusciti ad accaparrarsi un simile talento?
Si è scoperto subito che Kean, nonostante le sue promesse, non era adatto alla Premier League, avendo segnato quattro gol in 39 presenze prima di andare in prestito al Paris St Germain e poi tornare a Torino a titolo definitivo.
1. Mario Balotelli
È duro, visto che è l’unico italiano ad aver mai sollevato il trofeo della Premier League, ma la forma incostante di Balotelli e i problemi fuori dal campo hanno fatto deragliare quella che un tempo minacciava di essere una brillante carriera nella massima serie inglese.
Il suo record di gol al Manchester City è stato impressionante, con una media di più di un gol ogni tre partite nei suoi tre anni lì; tuttavia, ha saltato diverse partite a causa delle sospensioni sia dal campionato che dal club stesso.
Il suo famoso incidente con i fuochi d’artificio rimarrà a lungo nella memoria, tanto che i Cityzens decisero di interrompere i rapporti con il giocatore nel 2013.
Ritornò in Inghilterra un anno dopo con il Liverpool, anche se un gol in 16 presenze rappresenta probabilmente un periodo che né lui né i tifosi del Liverpool vorrebbero ricordare.
Altre storie sulla Premier League
Personale del Manchester City “incerto” se Pep Guardiola continuerà a fare l’allenatore
Premier League: Chi è l’arbitro e il VAR per Manchester United-Fulham?
Cristiano Ronaldo si è offerto al Manchester City, ma Pep Guardiola lo ha respinto brutalmente: rapporto