CM.com – Lazio, Baroni è in bilico: c’è un nome per giugno | Primapagina

2025-03-19 15:30:00 Tiene banco in queste ore quanto riporta CM.com:
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Getty Images
Giudizio sospeso fino a giugno per Baroni. Il direttore sportivo della Lazio, Fabiani, lo ha detto esplicitamente: a fine stagione si tireranno le somme. Il tecnico biancoceleste è finito da un po’ di tempo sotto la lente di ingrandimento della società per alcune scelte tecniche e per i recenti risultati altalenanti. Nonostante quindi la squadra sia in lotta per l’obiettivo prefissato di un posto in Europa, attualmente a -2 dal 4° posto, che significa Champions League, e ai quarti di finale di Europa League, il futuro dell’allenatore resta incerto. I risultati finali e la valorizzazione della rosa saranno i fattori dirimenti per capire se le strade andranno avanti insieme o meno.
I NODI CRUCIALI – Al momento Baroni non è in discussione. Nessun esonero in vista per l’allenatore della Lazio, anche se il tracollo di Bologna è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dei dubbi sorti negli utlimi mesi. Fino ai primi di dicembre addirittura sembrava esserci fretta a Formello di mettere da subito nero su bianco un prolungamento di contratto con il tecnico che stava superando ogni più rosea aspettativa di inizio stagione. Infortuni e squalifiche che si sono susseguiti da Natale in poi, di fatto fino a oggi (il ko di Castellanos è stato “un rischio pagato caro dal mister”, ha dichiarato il ds Fabiani), hanno inceppato i meccanismi delle rotazioni, che invece erano stati quasi perfetti nella prima parte dell’anno e avevano prodotto ottimi risultati. A questo però si è aggiunta qualche scelta di gestione discutibile, secondo la società, da parte del tecnico. Se sull’esclusione dalle liste di Pellegrini il club aveva comunque deciso di esporsi pubblicamente, avallando la scelta dell’allenatore, al contrario ora lo scarso impiego dei nuovi acquisti e il vincolo del 4-2-3-1, diventato improvvisamente un modulo intoccabile, stanno facendo storcere il naso in società. In realtà la dirigenza della Lazio quasi mai nell’era Lotito è entrata più di tanto nel merito delle decisioni tecniche, imponendo dall’alto alcune scelte. Il nuovo progetto partito quest’anno però si basa proprio sulla valorizzazione dei giovani e sul netto cambio di marcia tattico rispetto a un passato strettamente legato agli integralismi di Inzaghi prima e di Sarri poi.
OBIETTIVI E ALTERNATIVE – Il confronto tra Lotito, Fabiani e Baroni è continuo, su molteplici aspetti. Quello della gestione della rosa è uno di questi e presidente e ds hanno segnalato le proprie critiche all’allenatore. A lui ora il compito di portare a termine la stagione nel miglior modo possibile, ritrovando la brillantezza di inizio stagione. L’Europa League resta un sogno da coltivare il più a lungo possibile, sia per i tifosi, sia per la società stessa. Il grande non detto di questi giorni però è chiaro: senza una qualificazione in Europa (magari vincendo la coppa, oppure tramite il campionato) a fine anno molto probabilmente sarà addio con Baroni. Al suo posto il nome spuntato nelle ultime ore è quello di Alberto Gilardino. La piazza biancoceleste in realtà non ha accolto questo rumors con particolare gioia (per usare un eufemismo). Il fatto è che a prescindere dal tecnico la società intende comunque portare avanti il proprio progetto di progressivo rinnovamento completo e ringiovanimento della rosa. E dopo Baroni, l’ex campione del mondo 2006 – benché sarebbe visto dai tifosi come un ulteriore ridimensionamento tecnico rispetto al recente passato – è uno di quei profili ritenuti ideali per lanciare i giovani e valorizzarli. Se non sarà davvero Gilardino quindi l’identikit dell’eventuale successore in panchina per la Lazio è già chiaro e definito. Ogni discorso concreto su questo tema però, come ha detto Fabiani, è rimandato a giugno.