Come giocherà il Lecce con Giampaolo: 4-3-1-2 oppure no?|Serie A
2024-11-12 00:00:00 Arrivano conferme:
Marco Giampaolo torna in Serie A e subentra a Luca Gotti sulla panchina del Lecce. Ne ha dato conferma ufficiale la società salentina tramite i propri canali:
“L’U.S. Lecce comunica che la conduzione tecnica della Prima Squadra è stata affidata a mister Marco Giampaolo. Il tecnico ha sottoscritto un accordo fino al 30 giugno 2025, con rinnovo automatico in caso di raggiungimento della salvezza”.
Giampaolo torna in pista dopo due anni fermo, da quando è finita la sua avventura alla guida della Sampdoria nell’ottobre del 2022, sei sconfitte e due pareggi nelle prime otto partite di campionato.
In carriera, il classe 1967 nato a Bellinzona ha allenato, nell’ordine: Ascoli, Cagliari, Siena, Catania, Cesena, Brescia, Cremonese, Empoli, Sampdoria, Milan, Torino e ancora Sampdoria. Si tratta di uno dei tre allenatori nella storia della Serie A ad essersi seduti su dieci o più panchine diverse: gli altri due sono Malesani e Mazzone, entrambi con 11, mentre Giampaolo tocca quota 10 con il Lecce. Il bilancio totale della sua carriera è di 423 partite fra Serie A, Serie B e Lega Pro, con un bilancio di 137 vittorie, 107 pareggi e 179 sconfitte. La percentuale di vittorie di Giampaolo in carriera è quindi del 32,39%. La squadra con la quale Giampaolo ha collezionato più partite è la Sampdoria, con 148 partite di cui 55 vinte, 29 pareggiate e 64 perse.
Come giocherà il suo Lecce? Tutti sanno che Giampaolo è un asceta del 4-3-1-2, e qui sorgono le primissime perplessità: 4 difensori e 3 centrocampisti non sono un problema, Rafia e Oudin sono di base dei trequartisti, ma due punte centrali, nella rosa giallorossa, non ci sono. Krstovic è l’unico terminale offensivo di peso, cui si affiancano il giovane Burnete, recentemente ai box per infortunio, e Rebic, che non è una prima punta ma potrebbe al limite giocare a ridosso del montenegrino, come Pierotti e Morente. Inoltre, a meno che Dorgu non venga riproposto da mezzala, Gallo rischierebbe seriamente la panchina.
4-3-1-2: Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Dorgu; Pierret, Ramadani, Rafia; Oudin; Krstovic, Rebic.
Un’alternativa sarebbe confermare il 4-3-3 o 4-2-3-1 proposto da Gotti, che meglio si adatta alle caratteristiche della rosa ma che fin qui non ha prodotto i risultati sperati. Dorgu e Banda sulle fasce e un trequartista dietro l’unica punta Krstovic.
4-2-3-1: Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Pierret, Ramadani; Dorgu, Rafia, Banda; Krstovic.