Corriere dello Sport – come è nata l’idea e tutti i retroscena

2025-03-26 08:14:00 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrare l’ultima notizia di calciomercato del CdS:
ROMA – Paradossalmente il primo a indicare l’esempio virtuoso era stato Daniele De Rossi, quando ancora era ben saldo sul ponte tra presente e futuro: «Dobbiamo seguire il modello Atalanta». Quella sera, a Bergamo, Gian Piero Gasperini aveva demolito la Roma, buttandola fuori dalla corsa Champions e assicurandosi contestualmente un pass per l’eldorado europeo. Raccontano che Dan Friedkin sia rimasto particolarmente impressionato. Ma è stato poche settimane dopo, durante la finale di Dublino, il momento che ha fatto scattare il piano imprenditoriale: se l’Atalanta spazza via anche il Bayer Leverkusen, che aveva appena eliminato la Roma e soprattutto non aveva mai perso una partita in tutta la stagione, significa che Gasperini è un professionista fuori dal comune. Tanto più che il suo lavoro ha prodotto risultati tecnici e benefici finanziari all’azienda, che è una delle più solide d’Italia e ha addirittura completato il nuovo stadio.
Quale migliore scelta può esserci per un club che da sei anni insegue invano la Champions League e l’equilibrio economico? L’unione tra i due aspetti, con l’aggiunta non banale di un calcio molto godibile, ha convinto Dan Friedkin a contattare Gasperini, naturalmente ben consigliato da Claudio Ranieri che del collega ha grandissima stima. E c’è anche un retroscena intrigante: a settembre, quando la Roma decise di rimangiarsi il progetto De Rossi, Friedkin chiese ai suoi più stretti collaboratori di presentargli una figura in stile Gasperini. Gli portarono subito Ivan Juric, che ne è considerato il principale allievo e che aveva cinque stagioni di buona Serie A alle spalle. La mossa si è rivelata infelice, per non dire peggio, ma rispondeva a una logica, anche in prospettiva: replicare per imparare e infine rilanciare rivolgendosi al deus ex machina della dottrina. Adesso che Gasperini ha aperto alla Roma con le frasi pronunciate lunedì mattina («Sarei orgoglioso dell’interessamento: la Roma è come la Nazionale, piace a tutti, è una grande piazza con un pubblico meraviglioso») resta da capire se l’innamoramento presidenziale saprà travolgerlo oltre ogni riflessione pragmatica. A 67 anni, la tentazione metropolitana è forte dopo il proposito interrotto di ricostruire l’Inter post-triplete. Se riuscisse a vincere anche a Roma, o comunque a riportare la squadra stabilmente nel pianeta dei grandi, Gasperini completerebbe il curriculum di una carriera di grande successo. D’altra parte tuttavia l’allenatore si è messo sul mercato in tempi non sospetti, annunciando la volontà di non rinnovare il contratto con l’Atalanta, e dalla famiglia Percassi si è sentito rispondere che «se va via, ce ne faremo una ragione». E’ comprensibile che voglia capire quali e quante squadre lo vogliano, prima di fissare la sede del suo raffinato laboratorio. Gasperini può interessare a tante big della Serie A, non solo alla Roma. Che però ha un vantaggio: si è mossa prima, senza tergiversare, attraverso Ranieri e attraverso Ghisolfi. La penna per firmare un accordo di ampio respiro, su base triennale, è nelle mani di Gian Piero. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Roma-Gasperini, la valutazione
Roma-Gasperini, il programma
Vai alla fonte di questo articolo