Da Spalletti a Conte: l’essenza di un Napoli che cerca di ripetere la gloria
2024-11-01 20:37:52 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrale l’ultima notizia sulla serie A pervenuta in redazione:
Fa due stagionicon Spalletti in panchina, Il Napoli sorprende alle squadre del Milan e con una stagione eccezionale hanno vinto lo ‘scudetto’ in modo molto solvente. Quest’anno, con Antonio Conte in panchina, Vogliono ripetere quell’impresa con un inizio molto simile a quello di quella campagna.
Ottimo investimento e ricongiungimento di Conte con Lukaku
Questa stagione, Di Laurentis ha fatto un grande investimento con l’arrivo di giocatori come McTominay, Buongiorno, Neres o Gilmour, ma gli arrivi più importanti sono stati quelli della AAntonio Conte e Romelu Lukakuche si sono rivisti da quando l’italiano ha tirato fuori la versione migliore dell’attaccante dell’Inter, tanto che il Chelsea lo ha riacquistato per 115 chili. Per quanto riguarda le partenze, le più gettonate sono state quelle di Zielinskigratis alla squadra nerazzurra e Osimhenceduto in prestito al Galatasaray poiché il nigeriano ha chiesto di partire e non è stato raggiunto alcun accordo per il suo trasferimento. Questi due giocatori sono stati molto importanti per Spalletti per vincere lo scudetto e, guarda caso, non hanno ricevuto soldi per le loro partenze. Dei nuovi arrivati, Il più utilizzato è stato l’ex Torino (900′) e poi il belga e lo scozzese (rispettivamente 570′ e 556′). I tre giocatori più utilizzati dal tecnico italiano sono Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa, tutti e tre con 900 minuti.
Nella stagione 2022/23 si uniscono alla squadra partenopea Mathías Olivera, Zambo Anguissa, Ndombélé, Raspadori e Giovanni Simeone. Tuttavia, alcuni sconosciuti Kim Min Jae e Kvicha Kvaratskhelia si sono distinti e sono stati pezzi fondamentali nel disegno di Spalletti. Questi acquisti sono serviti a alleviare le partenze di giocatori importanti come Fabián Ruiz, Koulibaly, Ospina, Mertens e Insigne. In quella campagna, il georgiano, il coreano e il camerunese fFurono tra quelli che giocarono più minuti in quello storico Napoliinsieme a Di Lorenzo, Lobotka, Meret, Zielinski e Rrahrmani. Di questi calciatori, in questa stagione, il terzino italiano, il centrocampista e il difensore albanese-kosovaro si ripetono tra quelli con più minuti.
Inizi molto simili
La sconfitta di 3-0 nella trasferta contro l’Hellas Verona Nella prima partita si preannunciava una brutta stagione per il Napoli. Si è trattato però di un ostacolo in un percorso che fino ad ora è stato roseo 25 punti su 30 possibiliquattro sopra l’Inter. L’ha visto in faccia anche in questi 10 giorni con Milan e Juventus, battendo i rossoneri e pareggiando contro i bianconeri. Finora in Serie A, gli uomini di Conte Hanno segnato 18 gol ma ne hanno ricevuti solo cinquea dimostrazione che lo stile dell’allenatore italiano è caratterizzato dalla solidità difensiva.
Due stagioni fa, in 10 partite non conoscevano la sconfitta, ma tant’è Avevano solo un punto in più rispetto alla stagione attuale. Ci sono stati due pareggi contro Fiorentina e Lecce, e le migliori squadre si sono affrontate contro Milan e Lazio, battendo entrambe in trasferta. In quei dieci incontri, Hanno segnato 24 gol e ne hanno subiti novecon una differenza di +15.
Allenatori molto diversi
Pur essendo dello stesso Paese, tra Conte e Spalletti ce n’è differenze notevoli che sono evidenti nei loro stili di gioco. Principalmente il tecnico attuale si caratterizza per l’essere più difensivo, e il suo particolare 3-4-2-1 lo rende ancora più evidente. Il vecchio allenatore giocava con a 4-3-3 o, in mancanza, un 4-2-3-1 molto più offensivo rispetto all’attuale tecnico napoletano, che in questa stagione ha utilizzato in qualche occasione questa formazione.
Per quanto riguarda il tema dei titoli, Conte ha una carriera più vincente di Spalletti in Italia e nel calcio mondiale. Nonostante abbia gli stessi titoli da allenatore, otto con i suoi quattro scudetti, e la Premier League e la FA Cup ottenute con il Chelsea, l’attuale allenatore napoletano si distingue dall’allenatore italiano poiché molti dei suoi titoli sono stati nel calcio russo sotto il comando dello Zenit San Pietroburgo.
Con un inizio di campionato molto simile a quello dell’ultimo Napoli campione, Le prossime due giornate, contro Atalanta e Inter, saranno fondamentali per la sentenza e vedere se i napoletani sono pronti a lottare per lo scudetto. Ciò che è abbastanza chiaro è che AAntonio Conte è un grande allenatoree lo hanno dimostrato in tutte le squadre che ha allenato.
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