Due calciatori italiani arrestati per violenza sessuale su una giovane statunitense

i calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, giocatori del Livorno, del Serie D, quarta categoria del calcio italianosono stato arrestato accusato di aggredire sessualmente un giovane studente americano durante una serata fuori lo scorso marzo a Milano.

I detenuti, che erano in un gruppo con altri tre amici, Si sono offerti di portare la giovane donna a casa sua dopo essere uscita da una discoteca, ma invece l’hanno portata in una casa dovea sua volta, ha violentemente abusato di lei mentre registrava la scena con un telefoninosecondo la ricostruzione dei fatti dei ricercatori.

L’atteggiamento dei due calciatorientrambi di 23 anni, denota a “marcato pericolo sociale e rende molto probabile il ripetersi di simili comportamenti criminali”, considerato il giudice del caso, Sara Cipolla, nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti degli imputati pubblicata dai media locali.

Nonostante il coinvolgimento di altri giovani, indagati, gli unici finora arrestati sono Apollini e Lucarelli, figlio dell’ex attaccante del Valencia e capitano del Livorno Cristiano Lucarelli, che sono stati indicati come i principali istigatori dell’aggressione di gruppo.

Evidenzia anche l’auto di arresto “la facilità con cui entrambi hanno approfittato dello stato alterato della vittima”, chi si trovava in una situazione di “inferiorità mentale” causato dal consumo di alcol e come hanno ignorato “gli espressi segni di dissenso fatti dalla giovane donna” ddurante l’abuso sessuale.

Inoltre, del “violenza registrata nei video e dil comportamento nelle successive indagini rivela l’incapacità degli indagati di comprendere appieno la gravità della loro condotta, convinti della loro innocenza”, ha detto il giudice.

Dalla tua parte, l’Unione Sportiva Livorno 1915, il club dei calciatori, ha rilasciato un comunicato in cui assicura “prendere atto delle misure cautelari adottate” aspettando “che l’episodio venga chiarito e sperando che i calciatori non abbiano nulla a che fare con le accuse”