“È la più grande crisi reputazionale che sta affrontando il calcio spagnolo”
Giorni caldissimi per il calcio spagnolo!
Il presidente dell’associazione padronale ha attaccato ancora una volta Rubiales durante un congresso svoltosi in Portogallo
Ha anche difeso le innovazioni implementate nelle trasmissioni televisive delle partite della Liga.
Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha partecipato alla seconda edizione del ‘Thinking Football Summit’, un evento organizzato dalla Lega portoghese, dove ha fatto il punto sull’attualità calcistica e sullo stato del calcio spagnolo, in seguito al “caso” Rubiales’.
Secondo lui la situazione del calcio spagnolo non è facile e sta affrontando la “più grande crisi di reputazione”, ricordando che prima gli chiedevano di Negreira e ora di Rubiales; che considera un “presidente sospeso”.
Come è consuetudine nel suo intervento, ha sottolineato ancora una volta i club statali come “un problema da affrontare”, che ora comprende anche la Premier League e i suoi grandi contratti. “Perdono fino a 200 o 300 milioni di euro all’anno, anche se le regole della Uefa e della stessa Premier stabiliscono un limite di 90”ha detto.
Per quanto riguarda l’ascesa del calcio in Arabia Saudita con contratti faraonici, essendo stata la seconda competizione che ha investito di più nel mercato estivo, lo ha sottolineato “è ancora molto indietro rispetto ai massimi campionati europei in tutti i sensi”.
Infine, ha anche difeso alcune delle novità implementate in questa stagione nelle trasmissioni televisive delle partite della Liga.
“Le interviste dell’intervallo, le telecamere negli spogliatoi, i microfoni nei discorsi degli allenatori… è un prodotto completo, è importante che lo spettatore abbia più minuti e cose diverse. Non dobbiamo inventare nulla , tutti gli sport americani lo fanno. Quando un allenatore dice che questo viola la privacy… questo viene fatto alla première e non dicono niente“, ha dichiarato.
La redazione vi terrà aggiornata nel caso vi siano altri aggiornamenti sull’argomento.
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