Fonseca segna territorio al Milan: “Non me ne frega niente dei nomi dei giocatori”
2024-10-18 16:32:04 Non si placano le voci a seguito dell’ultima notizia. Senza troppi giri di parole, andiamo subito al punto:
I portoghesi Paolo Fonseca, L’allenatore del Milan, questo venerdì, ha assicurato che affronterà i problemi nello spogliatoio in prima persona perché se ne frega dei nomi dei giocatori e della loro reputazione.
“Non metto in mostra la mia leadership, non sono un attore. Quello che dico lo dico nello spogliatoio faccia a faccia. Se abbiamo un problema non me ne frega niente del nome del giocatore, io confrontarsi direttamente con la squadra o i giocatori che hanno commesso degli errori”, ha affermato in conferenza stampa
In Italia si parla da settimane dello spogliatoio della squadra Milano va da solo. Dall’inizio del campionato ci sono stati diversi casi che hanno generato polemiche, come quando il portoghese Rafael Leao e il francese Theo Hernández sono entrati in panchina contro la Lazio per il loro atteggiamento; o come quando Fonseca in conferenza stampa criticò i suoi giocatori per non aver eseguito i suoi ordini nei calci di rigore.
Proprio quest’ultimo, accaduto nel giorno della Serie A prima della pausa per le partite delle Nazionali, è stato il caso più famoso.
L’allenatore ha chiarito che l’americano Cristiano Pulisico era incaricato di tirare i rigori, ma sono stati Theo Hernández e l’inglese Tammy Abramo Coloro che hanno eseguito i due tiri che i rossoneri hanno effettuato contro la Fiorentina, sono sbagliati entrambi in una partita persa 2-1.
Poche ore prima del duello prima del L’Udinese al Giuseppe Meazza (San Siro), l’allenatore ha voluto marcare il territorio.
“Non ho bisogno di dimostrare nulla. Sono stato così dal primo giorno. Chiedete ai giocatori se sono stato così dal primo giorno oppure no”, ha aggiunto.
Guardando al futuro
Inoltre, ha lasciato nell’aria la possibilità di mandare in panchina i protagonisti della sconfitta di Firenze. “Chi ha sbagliato a Firenze verrà punito? Vedremo domani, per me nessun giocatore è più importante della squadra, dobbiamo assumerci la responsabilità quando sbagliamo”. “Se qualcuno non accetta questo spirito di squadra, diventa difficile”, ha detto.
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