GdS – Calciomercato Milan, che sfida tra Sanches, Douglas Luiz e Traore

GdS – Calciomercato Milan, che sfida tra Sanches, Douglas Luiz e Traore

2022-06-27 14:48:46 Lettori di JustCalcio.com, vi riportiamo in versione integrare l’ultima notizia di calciomercato della Gazzetta:

Abbiamo messo a confronto i numeri della scorsa stagione di tre degli obiettivi rossoneri tra mediana e trequarti, e abbiamo scoperto che…

Tre nomi per il dopo Kessie: Renato Sanches, Hamed Traore e Douglas Luiz, l’ultimo della lista (gli agenti sono stati a casa Milan giovedì). Piccolo monito per chi legge però: se il portoghese e il brasiliano vengono considerati a tutti gli effetti centrocampisti centrali, con l’ex Bayern forte di un passato da fantasista e l’altro solo da mediano, Traore è di sicuro il più offensivo. L’anno scorso, a Sassuolo, ha fatto anche l’esterno sinistro. Al di là del ruolo, ecco un confronto tra i tre.

Renato Sanches

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Sfumato Botman, il Milan non vuole farsi scappare anche Renato Sanches. Il Psg pressa e cerca l’affondo, ma i rossoneri tengono botta. Del resto il portoghese è da tempo il profilo numero uno per sostituire Kessie. Nato fantasista o esterno offensivo, col tempo ha arretrato il raggio d’azione diventando un regista dai piedi buoni, pur mantenendo la sua indole offensiva. Classe ’97, l’anno scorso ha servito 5 assist e segnato 2 gol in 25 gare (20 da titolare). Il suo tallone d’Achille sono gli infortuni: negli ultimi tre anni a Lilla, Sanches ha saltato 39 partite. Nel confronto con gli altri due obiettivi è primo per occasioni create (1,9) e soprattutto palloni giocati, 81, una ventina in più degli altri. Sanches è uno di quei giocatori che si fa dare la palla per gestire. Testa alta, gli anni sulla trequarti l’hanno aiutato a correre dei rischi. L’anno scorso ha vinto la Ligue 1 con Maignan, ad agosto la Supercoppa, nel 2016 l’Europeo. È quello con più trofei dei tre.

Douglas Luiz

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Douglas Luiz è il classico mediano a tutto campo. Negli ultimi 3 anni ha saltato solo 11 partite su 114 in Premier, stellina dell’Aston Villa e futuro della Seleçao, con cui ha vinto l’oro olimpico a Tokyo in estate e giocato nove partite con i grandi. Ai tempi del Vasco da Gama, nella giovanili, ha fatto anche il terzino destro, simbolo di come sia bravo ad adattarsi in ogni circostanza. Nei Villans gioca da perno centrale di un centrocampo a tre, 31 presenze dal 1’ su 34 apparizioni (2 gol e 3 assist). Pochi tiri nello specchio, 53, ma vince almeno due contrasti a partita. Più degli altri due colleghi. La media tocchi in area avversaria è di 0,3, molto rara, ma l’abbiamo detto in precedenza: Luiz è un mediano di grinta, corsa, sostanza e buona tecnica, come testimonia l’87% dei passaggi riusciti in stagione.

Traore

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Come dicevamo, è il più offensivo dei tre. Il talentino del Sassuolo, 22 anni, 8 gol e 4 assist nell’ultima stagione, può fare anche l’esterno e la mezzala. Nato trequartista, nella Primavera dell’Empoli giocava da 10, poi De Zerbi e Dionisi l’hanno reso un giocatore offensivo a tutto tondo, un po’ fantasista e un po’ ala. Lì nel Milan c’è Leao, ruolo sacro, quindi Traore andrebbe a fare il Brahim Diaz, ovvero l’appoggio alla prima punta pronto a svariare. I numeri fotografano un giocatore estroso: ha il 65% dei tiri nello specchio, crea 1,8 occasioni a partita e gioca una media di 63 palloni. Meno di Renato Sanches. Tuttavia, rispetto ai colleghi, fa valere la carta dribbling: 3,1 riusciti. Spicca il numero di tocchi in area avversaria infine, 4,9, testimonianza di come giochi da sempre vicino alla porta. E un’arma in più.



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