GdS – Calciomercato, Napoli: da Ilic e Kadioglu a Guler e Pafundi
2022-12-02 18:04:27Non ci risulta al momento nessuna smentita a riguardo dell’ultima notizia pubblicata dalla GdS:
Gli azzurri al momento non hanno particolari necessità, ma il d.s. Giuntoli lavora su una lista di giovani decisamente di prospettiva. Obiettivo: un Kvaratskhelia-bis
Questione di metodo, di competenze e anche di un pizzico di fortuna che nel calcio come nella vita serve sempre. Il Napoli costruito in estate è diventato un meccanismo quasi perfetto grazie a una serie di acquisti mirati. Su tutti quello di Khvicha Kvaratskhelia, talento georgiano del 2002 subito integratosi, costato poco (10 milioni di euro) e che oggi da vero campione conferisce un valore aggiunto alla squadra. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, con l’ausilio del settore scouting coordinato da Maurizio Micheli, seleziona giocatori da ogni parte del mondo e ne tiene sotto osservazione centinaia dei quali viene approfondito tutto: continuità, rendimento nelle grandi partite e davanti a un pubblico “caldo”, in casa e in trasferta, personalità, famiglia, oltre naturalmente a caratteristiche tecnico-tattiche. Insomma si cercano tasselli da incastonare in un sistema. Al momento sul mercato il Napoli non ha urgenze, o ruoli da coprire, ma è logico che si guardi in avanti e allora vediamo qualcuno dei talenti sotto osservazione. Che verranno seguiti durante l’intera stagione, per poi trarre le conclusioni strategiche e decidere se affondare il colpo.
Il “maturo” Ilic
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Scuola Manchester City, Ivan Ilic è al suo terzo campionato di A, avendo soli 21 anni (2001). Un classico centrale in mediana, davanti alla difesa, capace di essere molto efficace in fase passiva e abbastanza lineare nello sviluppo del gioco. Attualmente il serbo è impegnato nel Mondiale e anche questo contribuirà a elevarne il tasso di esperienza, la capacità di giocare in situazione di forte stress e con avversari di alto profilo. Se partisse Demme sarebbe l’unico su cui il Napoli punterebbe per gennaio.
Kadioglu tuttofare
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Ferdi Kadioglu, astro nascente del Fenerbahçe e anche della nazionale turca, è nato ad Arnhem nel 1999 e ha pure giocato ben 54 volte con le varie nazionali giovanili olandesi. Poi di Kadioglu si è innamorato il c.t. della nazionale turca, il tedesco Stefan Kuntz e per via delle origini della famiglia ora Ferdi gioca con la Turchia, ed è anche un titolare inamovibile. Il ruolo è quasi secondario, perché si tratta di un giocatore con una facilità e intensità di corsa notevolissima. Al punto che Kuntz lo ha schierato prevalentemente esterno sinistro di difesa, ma anche mediano centrale e persino trequartista. Al Fenerbahçe è già un idolo, anche se non parla turco (è cresciuto in Olanda) qui l’esperto tecnico portoghese Jorge Jesus lo schiera prevalentemente sulla fascia destra. Ma all’occorrenza a sinistra il ragazzo non ha problemi di adattamento e spinge con continuità.
Guler la stella
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Compagno di squadra di Kadioglu, Arda Guler, classe 2005, trequartista di grande talento, è stato già soprannonimato il “Messi turco” dai tifosi del Fenerbahçe. Parliamo di un ragazzino che ha esordito nella Super Lega turca a 16 anni e mezzo, entrando nel finale e confezionando in 3’ l’assist per sbloccare una gara ferma sullo 0-0. Talento eccellente, che ancora deve rinforzarsi fisicamente ma che Jorge Jesus sta facendo crescere senza eccessive pressioni o strappi. Da minorenne ha già segnato 5 gol in 17 presenze. E ha pure esordito in nazionale. Un investimento non semplice – la sua valutazione presto si impennerà – ma si potrebbe trattare di vero fuoriclasse.
Pafundi il predestinato
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Fa parte della stessa categoria e ha caratteristiche simili al turco Guler. Simone Pafundi, classe 2006, dell’Udinese. E’ nato in Friuli ma ha sangue napoletano. Da sempre brucia le tappe. Nel senso che nelle giovanili ha sempre giocato con quelli un paio di anni più grandi. E a furia di salire rapidamente ha già esordito sia in Serie A, sia in Nazionale con Roberto Mancini: a 16 anni non ci è riuscito nessuno. Visione di gioco, capacità di saltare l’avversario, senso del gol e soprattutto su come lanciare a rete un compagno. Caratteristiche da affinare e migliorare. Il Napoli è attento a seguirne la crescita.
Samardzic nuovo “Zielu”?
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Restiamo all’Udinese, club sempre abile e strutturato per sfornare talenti. Tra l’altro Lazar Samardzic, classe 2002, tedesco dell’Under 21, non ha fatto niente per… nascondersi e al Maradona ha segnato un gran gol, prima della sosta, il 12 novembre. In quell’azione ha dimostrato gamba, velocità, tecnica e visione tattica, scegliendo il momento giusto per togliere palla all’avversario. A Luciano Spalletti piace molto e in prospettiva potrebbe un giorno prendere il posto di Piotr Zielinski, anche se rispetto al polacco è più fisico e meno tecnico. Non sarà facile convincere i Pozzo a privarsene. Ma con De Laurentiis c’è stato sempre un dialogo aperto che negli anni ha portato a parecchi affari: da Quagliarella a Zapata, da Inler a Zielinski e Meret.
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