GdS – Flop Correa e crollo Dumfries: Inter svalutata di 64 milioni

GdS – Flop Correa e crollo Dumfries: Inter svalutata di 64 milioni

2023-03-23 01:03:17 Arrivano conferme dalla rosea:

Il Tucu partirà ma solo in prestito. L’olandese è tornato dal Mondiale senza la testa giusta. E poi Brozovic, Gosens e Asllani

Sessantaquattro milioni sono quasi una finanziaria, per l’Inter. Non li trovi, devi sperare di recuperarli. Intanto li hai persi. Virtualmente, ma la svalutazione è nei fatti. E per un club che, financial fair play o no, deve comunque far ricorso alla compravendita per disegnare il suo presente, non può mai essere una bella notizia. I 64 milioni rappresentano il differenziale tra il valore di cinque calciatori di proprietà dell’Inter – cinque asset, senza volutamente conteggiare i prestiti – all’avvio di questa stagione rispetto a quello attuale. Valore presunto, certo, perché poi sul mercato come sempre vale la legge della domanda e dell’offerta. Ma questo è: Correa, Brozovic, Dumfries, Gosens e Asslani lo scorso agosto pesavano sul mercato poco meno di 150 milioni di euro – 149 per la precisione – e adesso il valore si è quasi dimezzato, sceso fino a quota 85.

flop tucu

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È il frutto di un rendimento deludente nel più dei casi. Ma anche di scelte sbagliate. Quella più grande, più visibile, porta il nome di Joaquin Correa, che all’Inter è costato 30 milioni (più bonus) nell’estate dell’addio a Lukaku. Una scelta caldeggiata dal tecnico Simone Inzaghi, che poi la dirigenza ha accolto dopo l’infortunio di Marcus Thuram. E che si è rivelata fallimentare. L’argentino è stato tormentato dagli infortuni. Ma non può essere un alibi, perché anche quando è stato disponibile non è mai stato un fattore: 1.023 minuti in tutta la scorsa Serie A, sei gol divisi in tre doppiette. I numeri di questo campionato sono persino peggiori: 438 minuti e tre gol, in casa con Spezia, Cremonese e Sampdoria. Quella casa, San Siro, che ora rumoreggia spesso quanto tocca il pallone. Il divorzio a fine stagione è inevitabile. Ma la valutazione si è dimezzata: ecco perché con ogni probabilità la cessione sarà in prestito.

altro che mondiale

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Alla cessione è destinato anche Brozovic, di cui parliamo altrove, il calciatore che più di ogni altro nell’organico si è allontanato dal rendimento di una stagione fa: allora ci si disperava per un rinnovo che faticava ad arrivare, ora è riserva e ai margini. Ai margini non c’è, per certi versi inspiegabilmente viste le prestazioni, Dumfries. La scorsa estate l’interesse di mezza Premier era lampante, la sua valutazione durante il Mondiale era addirittura schizzata a quota 50 milioni. Ora non vale più della metà e l’Inter deve davvero sperare in un’inversione di rotta, da qui alla fine. Cosa è successo? L’olandese è tornato da Doha senza la giusta concentrazione e pure con qualche contrattempo fisico. Ma la spina non si riattacca mica facilmente.

speranze

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Spina che sta provando invece a far funzionare Gosens. Lui stesso ha ammesso: “Non sono stato il giocatore che l’Inter sperava di aver comprato”. Qualche segnale di vita sul pianeta si è visto, ultimamente. Ma siamo lontani anni luce dal giocatore che con l’Atalanta spaccava le partite. Un capitolo a parte lo merita Asllani: l’Inter ha investito sul futuro 14 milioni, confidando di ricevere qualche risposta anche dal presente. Qui il problema, più che di svalutazione, è di prospettiva: il giocatore ha di fatto quasi perso un anno. E nessuno è felice: né il centrocampista, né la società. Chissà, magari la primavera aiuterà.



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