GdS – Mercato Inter, Davide Frattesi decolla dalla Nazionale a Simone Inzaghi

GdS – Mercato Inter, Davide Frattesi decolla dalla Nazionale a Simone Inzaghi

2023-06-19 09:41:27 Fioccano commenti e discussioni a causa dell’ultima news della Gazzetta:

Il centrocampista del Sassuolo ha dimostrato di valere un club da “alta” Europa, ma del futuro non parla: “Altrimenti Carnevali mi manda messaggi…”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

Vorrebbe tanto buttare il telefono per godersi solo le vacanze, ma Davide Frattesi sa già che non lo farà. Non lo butterà perché è consapevole che saranno i suoi giorni, che quel display si illuminerà spesso. Anche se a Coverciano, prima di volare in Olanda, aveva detto: «Ho chiesto al mio procuratore di chiamarmi solo se ci saranno proposte importanti». Era anche un modo per concentrarsi sulla parentesi azzurra e ora Frattesi sa anche un’altra cosa, quella che conta di più: aver rinviato il momento del relax di due settimane per colpa, anzi grazie a questa Nations League, può aver cambiato un altro pezzetto del suo destino. Le spiagge di Ibiza e della Sardegna non hanno aspettato invano.

dimensione europea

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Se serviva una conferma, ora è chiarissimo: Frattesi è pronto per una grande squadra, è pronto per giocare in Europa. È pronto per l’Inter, se il futuro dirà che certi segnali di mercato non erano di fumo. Perché ha dimostrato di essere già un giocatore all’altezza di una dimensione europea. Comincia a convincersene anche lui: «Partite come queste — ha detto ieri dopo il gol all’Olanda — ne valgono trenta nel campionato italiano: livello diverso, fisicità diversa. I giovani su cui lavorare da noi ci sono, ma a differenza di altre nazionali, noi non abbiamo esperienza internazionale. Così a questi giorni ruberò tante cose e me le porterò nel mio bagaglio. Sapendo di dover ancora lavorare tanto, perché non è il talento la cosa migliore che ho».

piede in tre gol

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Non si direbbe, per quanto ha fatto in Olanda. Due partite da titolare, due grandi partite. Il migliore dell’Italia contro la Spagna, quasi il migliore ieri e il “quasi” è dovuto solo alla stratosferica gara di Dimarco. E comunque: il piede nell’1-0 con il cross che ha ispirato il tacco di Raspadori; il gol del 2-0, trasposizione nel calcio della teoria secondo la quale l’attesa del piacere è essa stessa piacere. Anche se quei minuti passati aspettando di capire se il 2-0 sarebbe stato convalidato li ha trascorsi ripensando più che altro alla rete che gli era stata cancellata contro la Spagna: «All’inizio ero convinto di averla presa con la spalla, poi ho iniziato a pensare che mi annullassero pure questo: avremmo chiuso il cerchio, invece ho fatto pari con l’altra volta. È andata bene…». E poi, un cerchio chiuso per davvero, anche l’assist per il 3-1 di Chiesa: un pensiero veloce come la visione dell’azione e del movimento del compagno.

gli indizi

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Frattesi spesso va veloce: lo ha fatto quest’anno e nei giorni scorsi. Non a caso quella proposta importante di cui gli dovrebbe parlare il procuratore c’è già: l’Inter è caldissima, è davanti a Juve, Roma e Milan (gli altri club che hanno messo gli occhi sull’azzurro), ma è inutile provarci con lui, perché il ragazzo è collaudato agli urti. «Dopo l’esperienza dell’anno scorso sono tranquillo, ci ho fatto il callo. E comunque dovete chiedere al direttore (Giovanni Carnevali, ndr), altrimenti poi mi scrive messaggi…». Ecco, anche l’a.d. del Sassuolo deve avergliene già scritti: carezze di rimprovero, diciamo così. Perché Frattesi di Inter non ha mai parlato, ma nei giorni scorsi a Coverciano ha sparpagliato indizi da leggere con attenzione, se non vogliamo dire chiarissimi. Uno: «So che un giorno andrò in un altro campionato, ma ora devo crescere in Italia». Due: «Nella mia scelta sarà importante anche il gioco del club. Per me è meglio un centrocampo a tre dove serve una mezzala». Tre: «Barella è sempre stato un mio punto di riferimento, il migliore nelle incursioni. Prima lo studiavo a video, ora lo vedo da vicino». Vedere Frattesi vicino a Barella è il progetto ideale dell’Inter, e in quel centrocampo a tre di cui parla Davide, Inzaghi avrebbe due formidabili incursori, per un 3-5-2 ancora più verticale. Anzi, molto più verticale. Il mercato dirà, intanto i due una partita insieme l’hanno già giocata negli ultimi quattro giorni: 76’ giovedì con la Spagna, 15’ ieri compreso il maxi recupero. E non si può dire che si siano trovati male.



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