Il Manchester City lancia una battaglia legale senza precedenti contro la Premier League
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Il Manchester City sta intraprendendo un’azione legale senza precedenti contro la Premier League, ha rivelato in esclusiva il Times.
La sfida legale è incentrata sulle regole APT (Associated Party Transaction) della lega, riguardanti accordi commerciali e di sponsorizzazione con società possedute o associate ai proprietari del club.
Tali norme attualmente impongono che tali transazioni debbano essere valutate in modo indipendente per avere un valore equo di mercato e sono oggetto di esame da tempo.
A febbraio, i club hanno votato per approvare regole più severe sulla valutazione di tali accordi.
Inizialmente introdotte nel dicembre 2021 sulla scia della vendita del Newcastle United al Fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita, le regole sono progettate per impedire ai club di gonfiare accordi commerciali con società legate ai loro proprietari.
Il Times riferisce che la City ritiene che le regole siano “illegali” e vuole chiedere il risarcimento dei danni per le entrate perse a causa delle impedimenti effettuate da tali regole.
In un documento legale di 165 pagine, il City sostiene di essere vittima di “discriminazione” e afferma che il processo decisionale della Premier League che richiede l’accordo di 14 club su 20 è una “tirannia della maggioranza”.
La controversia verrà risolta nel corso di un’udienza arbitrale privata di due settimane a partire da lunedì.
Gli altri 19 club sono stati invitati a partecipare al procedimento legale, tra i 10 e i 12, secondo quanto riferito, si sono fatti avanti, fornendo dichiarazioni di testimoni o una lettera che dettaglia le prove a sostegno della difesa della Premier League contro la richiesta.
Il risultato di questa battaglia legale potrebbe influenzare l’esito dell’udienza del City sulle 115 accuse di presunta violazione delle regole relative al fair play finanziario, che dovrebbe svolgersi a novembre.
