Jadon Sancho: Con Ten Hag, Rinascita al Manchester United

Questo è uno che doveva vincere il Pallone d’Oro. Non è una nostra opinione, ma una convinzione diffusa. E non è roba che risale ai tempi andati, ma giusto a un paio di anni fa. Ogni tipo di misurazione statistica lo indicava come uno dei più grandi talenti sotto i 24 anni, le tabelle di expected gol ed expected assist lo descrivevano come un titano che correva in giro per il campo più velocemente di Mbappé o Gnabry. Una meteora che avrebbe dovuto brillare più di ogni altra, ma che invece è stata trascinata in un turbine di eventi che l’ha fatto precipitare in un abisso.

Lasciò il City per Dortmund, dove avrebbe dovuto diventare uno dei più grandi giocatori del mondo. In quel momento sembrava che non ci fosse nessuno capace di competere con lui. Ma poi, in una serie di eventi che nessuno poteva prevedere, fu costretto a cambiare direzione. Lo United lo strapagò, ma poi lo spedì in una spirale di eventi che lo fece sprofondare. Non riusciva più a trovare la sua strada, era come una nave alla deriva senza una bussola.

Fino a quando Ten Hag gli tese la mano e lo trascinò fuori dalle acque profonde. Una mossa geniale, una vera e propria rinascita. Il giocatore ritrovò la sua strada, e riuscì a raggiungere nuovamente le vette di quella che sembrava una carriera destinata al successo. Ora è tornato al City, e sta dimostrando al mondo che nonostante tutto, è ancora uno dei talenti più grandi della sua generazione. Una meteora che ha resistito alla forza di gravità e che sta tornando a brillare nel firmamento.