La FA non dovrebbe avvicinarsi a Gerrard e Lampard

La FA non dovrebbe avvicinarsi a Gerrard e Lampard

Notizia fresca giunta in redazione:

Sebbene Gareth Southgate non abbia ancora ufficialmente lasciato l’incarico di allenatore dell’Inghilterra al momento in cui scriviamo, si stanno già profilando dei candidati per subentrare, con Steven Gerrard e Frank Lampard indicati come possibili sostituti.

Il fatto che la coppia di ex giocatori della nazionale sia coinvolta nella discussione fa intuire il motivo per cui la federazione calcistica inglese si trova ad affrontare un problema così grande.

Come è stato dimostrato negli ultimi due anni, entrambi gli ex giocatori non sono adatti ad allenare ai massimi livelli e certamente non sono qualificati per allenare sulla scena internazionale.

L’Inghilterra dovrebbe stare alla larga da Lampard e Gerrard

Non è detto che un grande allenatore dipenda da grandi giocatori, e sarebbe estremamente imbarazzante e un vero passo indietro se uno dei due venisse nominato.

Detto questo, sarebbe in linea con il modo di fare inglese.

Sono ancora almeno 20 anni indietro rispetto a ogni altra nazione europea di vertice in termini di come fanno le cose, e si vede in campo. Nessuna quantità di ritocchi cambierà le cose.

Guardate il modo in cui la Spagna ha giocato a calcio rispetto ai Tre Leoni.

Frank Lampard e Steven Gerrard sono stati accostati al posto in Inghilterra

La Roja è sempre stata in prima linea, con passaggi rapidi e rapidi, e movimenti rapidi, mantenendo il possesso palla quando necessario.

L’Inghilterra passava la palla lateralmente e all’indietro e la maggior parte delle volte Jordan Pickford calciava la palla lunga, senza puntare a nessuno in particolare.

È orribile da vedere e non potrà che peggiorare sotto Lampard o Gerrard, che non sono così progressisti come la loro carriera da giocatori potrebbe far pensare.

È necessario un cambiamento dall’alto verso il basso e un ripensamento completo del modo in cui la nazionale inglese gioca a calcio in senso generale.

Continuare a percorrere la stessa strada non farà altro che causare ancora più sofferenza ai tifosi che, 58 anni dopo, sperano ancora che il calcio torni a casa.

Quasi sei decenni senza successi dovrebbero far capire alla gente quanto le cose debbano cambiare.



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