La famiglia Agnelli smentisce l’intenzione di vendere la Juventus

La famiglia Agnelli smentisce l’intenzione di vendere la Juventus

Non si placano le voci a seguito dell’ultima notizia:

Roma

09/11/2023 alle 10:41

CEST


L’informazione ha suscitato scalpore poiché dopo un secolo di storia condivisa, è difficile immaginare che il club più titolato d’Italia possa cambiare proprietà per la prima volta nella sua storia.

Il club ha perdite per 240 milioni di euro, ricavi inferiori a 600 milioni di euro e debiti che superano un valore di borsa di 800 milioni di euro.

La famiglia Agnelliproprietaria della società calcistica italiana Juventus di Torino (Nord Italia), non ha intenzione di vendere la società calcistica, ha detto un portavoce, dopo che questa possibilità era stata resa pubblica questo lunedì dalla stampa. Italiano.

“Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono infondate”, ha detto un portavoce di Exor, la holding di famiglia. Agnelli che controlla il 63,8% del club bianconero, in riferimento alle informazioni pubblicate dal quotidiano Il Giornale.

Secondo questo mezzo ci sarebbero “importanti manovre per preparare l’addio del club” vista la situazione contabile in cui si trova trovacon perdite per 240 milioni di euro, ricavi inferiori a 600 milioni di euro e debiti che superano il valore di borsa di 800 milioni di euro, spiega.

L’obiettivo della Juventus sarebbe quello di trovare un acquirente che possa agevolare il passaggio di proprietà a garanzia del continuità situazione economica del club, aggiunge la stessa fonte.

Già qualche mese fa alcuni media avevano rivelato che il club era alla ricerca di un socio di minoranza, con una preferenza per gli investitori Stati Uniti ed Europaper migliorare la situazione del entità.

L’informazione ha suscitato scalpore nel mondo dello sport e della finanza, a distanza di un secolo di storia condivisoè difficile immaginare che la Juventus, il club italiano di maggior successo, possa cambiare proprietà per la prima volta nella sua storia. storia.

Un caro saluto dalla redazione.



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