La nuova perla della Polonia con cui Lewandowski ha le allucinazioni: Jakub Kiwior

Jakub Kiwior (Tychy, 2000) è uno di quei giocatori che esce dal nulla. È un difensore centrale (sebbene possa giocare come centrocampista, lo ha fatto con Thiago Motta in panchina), ha 22 anni, gioca in serie A ed è un nazionale a pieno titolo per la Polonia. Essere in Coppa del Mondo. A così giovane età e con un curriculum così rispettabile, però, si può dire di più: ha giocato in Polonia, Belgio, Slovacchia… e ora, in Italia.

“Kiwior è già una realtà, ha un grande potenziale. L’ho notato durante il riscaldamento prima della partita contro l’Olanda… Ho chiesto: ‘Chi è?’ Poi l’ho visto durante la partita ed è stato straordinario. “ Queste le parole di Robert Lewandowski qualche giorno fa davanti ai microfoni della Federcalcio polacca. Quelli che hanno messo Kiwior nel radar di tutti i grandi scout. Anche se da tempo giocava per i più intelligenti.

Il kiwi è già una realtà, ha un grande potenziale

Robert Lewandowski

Un difensore centrale di 1,89 metri di altezza con buona resa di palla, gioco aereo dominante (uno dei calciatori che realizza più svincoli di tutto il calcio italiano) e una versatilità che gli permette di occupare una posizione al centro della difesa (difesa di tre centrali su tutti) oa centrocampo.

Ma torniamo all’inizio… Kiwior, che da ragazzino era stato nelle giovanili dell’Anderlecht, ha fatto il salto in Serie A dallo slovacco Zilina in cambio di 2 milioni di euro. Cifre non da poco per un ‘Calcio’ modesto. Terminata la sua fase di adattamento all’Italia, le ha giocate tutte: 23 partite dal 1° dicembre. In questo corso, non ha perso un minuto: le 7 partite di Serie A 2022/23 e i 180 minuti giocati con la Polonia in questa Nations League. Lì ho finito di conoscere Lewandowski.

Avevano già coinciso nella pausa di giugno (nella partita contro il Belgio), ma questa volta il cerchio si è chiuso. Lewandowski crede a quello che molti già pensano: essere uno dei grandi trasferimenti del futuro. Ad agosto lo Spezia aveva già rifiutato più di 10 milioni di euro dal West Ham. Voleva restare in Italia e giocare, pensando soprattutto a crescere e a non perdere il Mondiale in Qatar.

Lì, nel paese transalpino, Milano è quella più consapevole del proprio futuro. Secondo la stampa ‘Rossonera’, nella cessione di Caldara al club ligure hanno mantenuto un’opzione da gol sul polacco. Ogni giorno che passa suona più forte atterrare a San Siro… ma non sarà economico, tanto meno se partirà in Qatar 2022, come sottolinea.