LaLiga Santander: Mateu compie 46 anni… e non vuole nemmeno sapere del suo ritiro
2023-03-12 07:11:01 Riportiamo fedelmente quest’ultima notizia pubblicata pochi minuti fa sul web, sul giornale iberico Marca:
Antonio Mateu Lahoz compie oggi 46 anni. Non si tratta di renderlo, con questo articolo, più o meno protagonista, ma di rivendicare i progetti futuri del collegiale più storica della nostra epoca moderna. Non a caso, vale la pena: ha diretto cinque Mondiali in due Mondiali (2018 e 2022), superato solo, in Spagna, dal mitico Juan Gardeazabal, che ha fischiato tre Coppe di fila: Svezia 1958, Cile 1962 e Inghilterra 1966, in cui ha diretto, in totale, sette incontri.
Ritiro? Niente da vedere. Mateu raggiunge i 46 anni con più entusiasmo che mai. Dopo quanto accaduto in Argentina-Olanda, con l’uscita precipitosa dal Mondiale e la frustrazione di non poter dirigere una finale alla quale era stato convocato, dal punto di vista personale ha passato un brutto periodo. Poi è arrivata la cosa Espanyol-Bara; il frigorifero di due partite del CTA (Comitato Tecnico Arbitrale); e ritorno alla normalità. Ora vuoi allontanarti dalla folla impazzita e concentrarti sul prato.
In un “mondo pazzo”, qualcuno ha detto a gennaio, e su Twitter, che si sarebbe ritirato a fine stagione. Molti media ci hanno creduto e persino Wikipedia, ancora oggi, afferma che Too andrà in pensione a giugno. Niente di più lontano dalla realtà. Mateu vuole continuare nell’élite, anche se la sua continuità nella prossima stagione dipende esclusivamente da Luis Medina Cantalejo, presidente del CTA, che deve rinnovare la sua fiducia anno dopo anno.
Mateu ha superato il 45, ma quell’età non è più il limite per il collegiale, né lo è per Del Cerro Grande (46). Ma a giugno Medina Cantalejo avrà l’ultima parola. Certo, per Mateu, quello non resta: vuole continuare in arbitrato.
Concentrato sulla sua professione. Lahoz -dicono intorno a lui, visto che è sempre più difficile contattarlo- è più concentrato che mai sulla sua professione. Non legge la stampa, non vuole dimensionare il suo presunto carattere mediatico… Niente. Discute di tutto solo con la sua solita squadra di lavoro, che lo accompagna in tutte le partite. Famiglia… e poco altro.
Compleanno… lavoro oggi al VAR. L’arbitro più internazionale del nostro cast festeggerà oggi 46 anni di lavoro al VAR. Essere a Las Rozas per assistere all’arbitrato del basco Ricardo de Burgos Bengoechea. ‘Too’ e ‘Ritxi’ sono amici e oggi, come tutti gli arbitri, cercheranno di fare bene la partita. Questo è un articolo incentrato su Mateu, ma potrebbe essere applicato a tutti gli arbitri che fischiano su qualsiasi campo in Spagna. L’onestà è a prova di brutte ‘bombe’, come quelle del già popolare Enríquez Negreira.
Una settimana internazionale. Mateu quest’anno ha ricevuto un po’ di ‘fuoco amico’, ma in ogni caso continuano a contare su di lui per sfide importanti fuori dalla Spagna. Non solo con lui -Gil Manzano, per esempio, era alla Copa América 2021-, ma Lahoz è spesso incaricato di queste strane sfide internazionali. Too ha già arbitrato quattro volte in Arabia Saudita; lo ha fatto in Azerbaigian; e anche in Grecia, nella controversa finale di Coppa della scorsa stagione tra Panathinaikos e PAOK. Giovedì scorso si è ripetuto nel Saudi Classic tra Al-Ittihad e Al Nassr di Cristiano Ronaldo, senza alcuna polemica, come già alcuni media sauditi (e spagnoli) si erano lanciati a prevedere prima che si giocasse lo scontro.
Insomma, dipendesse da lui, abbiamo Mateu per un po’. Vuole continuare e vuole allontanarsi dallo stigma che alcuni gli hanno posto. I numeri ci sono, e la storia continua a scriverla con un fischio.
Non mancheremo di aggiornarvi in caso di ulteriori sviluppi sulla vicenda.
Vai alla fonte di questo articolo