L’inesauribile carriera del portiere a 41 anni
Notizia fresca fresca direttamente dai nostri cugini spagnoli. Sport, fra le maggiori fonti iberiche, riporta quanto segue:
Il veterano portiere è arrivato al Villarreal per fare la panchina e si è rivelato decisivo
Ha intenzione di proseguire ancora una o due stagioni: “Deciderà il club”
Il detto popolare dice: «Miglioramenti con anni come il buono venni», alludendo al fatto che lo scorrere del tempo significa esperienza, saggezza ed esperienze. Un chiaro riflesso di ciò che Pepe Reina e Manu Trigueros sono per questo Villarreal. Due leggende del club, che hanno vissuto tutto, e che in questo momento difficile della stagionehanno tirato il carro nella decisiva vittoria in Europa League… come ai vecchi tempi, perché il veterano sa di più perché è saggio che perché è un veterano.’ Chiedetelo a Reina, eroe con quel rigore parato al 91′. Ma al di là di ciò che fanno sul green, aprono la strada ai giovani con professionalità esemplare e massimo rispetto per i colleghi e per la professione.
Di estasi, pugno al cielo della Ceramica per festeggiare la sosta al Terrier, sull’orlo delle lacrime, le mani sugli occhi, consapevole di aver vissuto una notte magica. «Manca poco e dobbiamo viverlo al massimo. La cosa più bella è che ti dicono che te lo meriti”, ha detto emozionata Reina, che era ancora esultante dopo la partita. “L’affetto della gente è molto bello, lo dedico a tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo viaggio. , a mia moglie e ai miei figli”, intonò.
Reina, mentore di Filippo
Il veterano portiere, che ha compiuto 41 anni ad agosto, è arrivato a sostituire Rulli, diventando titolare e determinante per il biglietto per l’Europa. Ora, pur avendo un ruolo più secondario, continua ad avere un peso rilevante: «Devo cercare di portare Filip ad alto livello e competere in modo sano con lui. Il cameratismo è fondamentale, non solo nel calcio ma nella vita. Ad esempio, a Getafe, se c’era una persona felice, ero lui e poi io”, ha riflettuto. «Finché sarà utile sarò qui“Sarà il club a decidere se sarà un anno, due o quello che mi resta”, ha commentato.
Trigueros è tornato
In ostracismo con Setiennell’ambito della rotazione con Pacheta. Lavoro e ancora lavoro per riconquistare la ribalta. Questa è la formula di Manu Trigueros, capitano contro lo Stade Rennes, che continua ad aggiungere partite con la maglia gialla in base al lavoro, e come dice spesso l’uomo di Talavera: “Nessuno mi ha regalato niente”. Il centrocampista valuta l’importante vittoria di giovedì scorso: “Avevamo davvero bisogno di vincere perché venivamo da una dinamica di due pareggi (Vallecas e Getafe) e due sconfitte (Girona e Panathinaikos). Era molto importante vincere, qualunque cosa accada.. La squadra ha gareggiato bene e siamo sulla strada per continuare.”
Da parte sua ha elogiato la figura di Pepe Reina sia a livello calcistico che personale: «Per noi Pepe è un ragazzo spettacolarer, un collega che ha vinto tutto e continua a lavorare come un ragazzino con molta umiltà. “Lui merita più di chiunque altro di parare il rigore all’ultimo minuto e di regalarci i tre punti”, ha osservato.
Trigueros e Reina, due grandi calciatori che vivono la storia del Sottomarino e che, nonostante gli anni che passano, non perdono la loro magia e segnano la strada.
Segui JustCalcio.com per essere il primo a ricevere notizie sulla Liga, sulla serie A, sul calciomercato e sui maggiori campionati europei.
Vai alla fonte di questo articolo