L’Italia piange l’eroe del Mondiale del 1990 Toto Schillaci

L’Italia piange l’eroe del Mondiale del 1990 Toto Schillaci

2024-09-18 11:12:35 Non si placano le voci a seguito dell’ultima notizia. Senza troppi giri di parole, andiamo subito al sodo:

Toto Schillaci, che salì alla ribalta nel 1990 spingendo l’Italia alle semifinali della Coppa del Mondo, è morto. Aveva 59 anni.

Il siciliano era relativamente sconosciuto fuori dall’Italia, ma è diventato una figura mondiale per le sue esultanze da capogiro dopo ognuno dei suoi sei gol, quando gli Azzurri raggiunsero le semifinali in casa prima di perdere contro l’Argentina.

Schillaci è stato trasportato d’urgenza in ospedale per un problema cardiaco nel fine settimana e la sua morte è stata annunciata questa mattina.

L’attaccante iniziò la sua carriera nel Messina, concludendo la stagione 1988-89 come capocannoniere della Serie B, impresa che gli valse il passaggio alla Juventus.

Quindici gol in 21 partite in tutte le competizioni hanno aiutato la Juve a vincere la Coppa Italia e la Coppa UEFA nella sua prima stagione a Torino e gli sono valsi la convocazione nella squadra italiana per la Coppa del Mondo.

Iniziò il torneo in panchina, ma subentrò segnando il gol della vittoria nella partita inaugurale contro l’Austria.

Schillaci segnò poi contro la Cecoslovacchia, l’Uruguay e la Repubblica d’Irlanda, preparando la semifinale con l’Argentina guidata da Diego Maradona.

Schillaci ha segnato il suo quinto gol del torneo contro i campioni in carica, ma la squadra di Azeglio Vicini è stata eliminata ai rigori.

Schillaci ha anche segnato il gol della vittoria nel terzo/quarto spareggio contro l’Inghilterra, aggiudicandosi la Scarpa d’oro con sei gol. È stato anche nominato miglior giocatore del torneo.

Lasciò la Juve nel 1992 per unirsi all’Inter, ma la sua permanenza a San Siro fu ostacolata da un infortunio.

Seguì un periodo prolifico in Giappone con Jubilo Iwata, i cui gol contribuirono alla vittoria del titolo della J.League nel 1997.

L’omaggio della Juve recita: “Ci siamo innamorati subito di Totò.

“Il suo desiderio, la sua storia, la sua passione meravigliosa, si vedevano in ogni partita che giocava.

“Noi della Juve abbiamo avuto la fortuna di emozionarci per lui prima che, in quella incredibile estate del 1990, lo facesse tutta l’Italia, rapita da quelle sue esultanze meravigliosamente energiche.

“Perché Totò arrivò alla Juve nel 1989, e in quella stagione segnò 15 gol in campionato, quattro in Coppa Uefa e due in Coppa Italia. Numeri che gli valsero la maglia azzurra nel Mondiale italiano, che – anche grazie a lui – divennero quelle che tutti ricordiamo come quelle ‘Notti magiche’.

“Capocannoniere della competizione e, con la Nazionale, terzo, per un sogno collettivo immenso fermato solo da quei rigori a Napoli.

“La sua storia con la Juventus continuò per altri due anni, fino al 1992, con 132 presenze e 36 gol, trentasei dei quali magnifici, che oggi rivediamo con un groppo in gola.


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