LE DUE PROPOSTE – I rossoneri stanno provando a fare leva sulla maggiore centralità che Thuram troverebbe nel campionato italiano e sulle maggiori prospettive di avere un minutaggio molto significativo, mentre a Parigi si troverebbe inevitabilmente in competizione con le tante stelle che popolano il parco calciatori dell’undici transalpino. La rivoluzione già in atto al PSG, certo dell’addio di Messi ma al lavoro pure per trovare una sistemazione a Neymar ed Ekitike, contempla la presenza di un contigente francese molto più nutrito che nelle passate stagioni e il nome del figlio dell’ex difensore di Parma e Juventus è tra quelli ai primi posti nella lista del dt Luis Campos. Dalla Francia risulta che, per far cadere le ultime resistenze del giocatore, è pronto un ingaggio che può spingersi sino ai 7 milioni di euro netti a stagione, oltre ad una ricca commissione per i suoi procuratori.
GIORNI DECISIVI – Ecco, il lavoro diplomatico della dirigenza milanista verte soprattutto sulla necessità di rompere questo patto d’acciaio tra l’attaccante ed il suo entourage, provando a far emergere in maniera preponderante la volontà del giocatore, attratto dall’offerta del club rossonero. Nel mirino prima dell’Inter, di alcune formazioni di Premier League e dell’Atletico Madrid poi, Thuram ha deciso di far terminare ufficialmente la stagione in Germania prima di dedicarsi al suo futuro professionale e a scegliere la migliore soluzione possibile per lui. La partita resta aperta, col Paris Saint-Germain mossosi prima e con argomenti economici certamente più accattivanti, ma il Milan non si sente ancora fuori di gioco. E studia le condizioni del grande colpo a parametro zero, senza perdere di vista le alternative che rispondono ai nomi di Noah Okafor del Salisburgo e di Gianluca Scamacca del West Ham.
