Omar Mugharbel, CEO Saudi Pro League a CM: ‘Impatto Ronaldo e nuova politica, pronti a continuare’|Primapagina
2025-01-04 12:30:00 Amici di JustCalcio.com, vi segnaliamo l’ultima notizia a tema arrivata da Calciomercato.com:
“It’s a journey”, cioè è un viaggio. Il CEO della Saudi Pro League, Omar Mugharbel, l’ha detto più volte e l’ha voluto rimarcare per un motivo: sono solo all’inizio, e c’è ancora tanto da fare. Nell’incontro con la stampa italiana, Mugharbel ha toccato tanti aspetti, tutti importanti. E ha spiegato molto del fenomeno calcistico saudita, più di quello che si può immaginare.
DAL MONDIALE – Il primo tema non può non essere la Coppa del Mondo: “Uno dei momenti di maggiore orgoglio per noi, è un sogno che si fa realtà – racconta -. E’ un obiettivo raggiunto. Ma siamo attenti all’impatto e testimonia anche la solidità ottenuta nel calcio. Siamo riusciti a ottenere il Mondiale e in questi 10 anni abbiamo la possibilità di accelerare tutto”. Direzione compresa, così come la base di partenza: “Siamo partiti comunque da un’ottima base, ci dà una spinta ulteriore a fare meglio”. In Arabia l’80% della popolazione guarda il calcio, pertanto c’era già un’audience enorme da soddisfare: “Guardiamo diversi campionati, stringiamo costantemente connessioni. Non è necessariamente una lega o l’altra, il nostro modello. Prendiamo qualcosa di buono da ognuna”.
I PROTAGONISTI – Naturalmente, bypassati tutti i temi legati alla Nazionale: non è di competenza del CEO del campionato. “Mancini? Non posso realmente commentare. Pioli? Non possiamo negare l’impatto in generale che gli italiani hanno avuto”. Si va quindi su Ronaldo, inevitabilmente: “Cristiano è stato uno dei migliori di sempre. Il suo arrivo è parte della nostra strategia per andare avanti. Ci ha dato grandi benefici, ci ha dato la possibilità di attrarre tantissimi campioni. Abbiamo visto quest’impatto negli ultimi mesi. Ha influenzato dal punto di vista tecnico, qualsiasi squadra può imparare da Cristiano Ronaldo”. E se va via? “Beh, chiedetelo al club…”.
POLITICA – Nella nuova politica della Saudi Pro League, la crescita dei giocatori è una parte chiave della crescita e della trasformazione. “Ci aspettiamo più giocatori in arrivo qui – spiega ancora il CEO -. La nostra strategia è attrarre giovani. Crediamo nella competitività dei ragazzi. Abbiamo ridotto l’età media, crediamo che possa aiutare la competizione all’interno della lega”. La scelta è stata chiara: abbiamo aggiunto due giocatori stranieri nella rosa ma devono essere under 22. “Abbiamo portato 16 giocatori sotto i 21 anni. Siamo già a quel livello”. Poi un passaggio su Saud Abdulhamid, oggi alla Roma: “Non potrei essere più felice, è ottimo per il movimento”. Che ora viaggia anche a livello economico, perché ha raddoppiato i ricavi degli ultimi due anni, in attesa di ridiscutere i diritti tv. “Magari un giorno giocheremo anche noi la Supercoppa altrove”, spiega l’ad. Proprio come fanno i campionati europei.