Questo è stato il Napoli
Serie A – Abbiamo tradotto per voi questo articolo dall’ottimo sito Sport:
Rafa Leao, con una doppietta, Brahim e Saelemaekers sono stati i marcatori della serata
I rossoneri hanno firmato la terza sconfitta stagionale contro un leader sconosciuto
Lui Milano battuto questa domenica alle Napoli (0-4) allo stadio Diego Inserimento Maradonain uno scontro che è stato presentato come molto più di un semplice gioco di Una serie e che è servito ai ‘rossoneri’ per lanciare un monito prima del pareggio per i quarti di finale di Champions League che li affronterà in poco più di una settimana.
PISOLINO
MILLE
FORMAZIONI
Napoli
Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-Jae (Juan Jesus, 81′), Mário Rui; Anguissa, Lobotka (Elmas, 68′), Zielinski (Ndombele, 68′); Politano (Lozano, 68′), Kvaratskhelia, Simeone (Raspadori, 77′).
Milano
Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (Bakayoko, 83′), Tonali; Brahim (Saelemaekers, 57′), Krunić (De Ketelaere, 83′), Leao (Origi, 74′); Giroud (Rebic, 74′).
obiettivi
0-1 M.17 Leao 0-2 M.25 Brahim. 0-3 M.59 Leo. 0-4 M.67 Saelemaekers.
Arbitro
rapuan. TA: Lobotka (40′) / Giroud (35′) e Krunic (63′).
incidenti
Stadio Diego Armando Maradona di Napoli (49.082 spettatori).
L’inno non suonavaCampioni‘ allo stadio, ma i giocatori si sono avvicinati alla partita come se lo fosse. E come se fosse una partita in questa competizione, il Milano ancora una volta ha esibito la sua versione migliore, seminando dubbi in a Napoli che è arrivato con il segno del favorito assoluto per un pareggio che ora sembra molto più pari.
Lo scontro è iniziato Maradona all’altezza delle aspettative. Non era solo un altro gioco, era l’occasione per Napoli per riaffermare se stesso come un rivale irraggiungibile, ma anche l’occasione per Milano per ritrovare fiducia e sentirsi il campione dell’scudo‘. E questa volta lo è stato Milano colui che ha preso il duello. Hanno prevalso con una partita che ha ricordato quelle della memorabile scorsa stagione. Tornato indietro pioli al suo DNA, alla difesa a quattro e al doppio perno con Bennacer Tonali. Ma la cosa più importante era il ritorno di Leo e la spettacolare prima metà di Brahim, proprietario e signore della riunione. Inizia presto lo spettacolo del Málaga, che stava per aprire le marcature nei primi minuti con un timido tiro dal limite quando le due squadre, consapevoli che non si trattava di una sola partita di campionato, si stavano ancora affrontando.
Ma non ci volle molto Milano nel prendere il controllo del combattimento. Non solo con la palla, attaccando chiaramente il profilo destro di Mario Rui e Kim Min Jae; ma solidamente dietro la copertura Simone E Kvaratskeliatravolto dall’impianto difensivo rossonero, sempre troppo lontano per disturbare l’a maignan che quando doveva apparire, è apparso.
La sensazione che lui Milano era ben piantato è stato oscurato per 17 minuti dal potenziale di a Napoli che marcia inarrestabile Ha sempre dato la sensazione in Maradona che da un momento all’altro gli azzurri potrebbero cambiare marcia per dare inizio alla festa. Era un miraggio, un’illusione. Perché quello che ha messo la marcia di più era Brahim con un movimento individuale nel profilo destro. Il ’10’ del Milan ha fatto emergere le sue qualità e con due tocchi si è sbarazzato Lobotka e Mario rui Mentre Calabria trascinato a min jae fasciare. ha approfittato dello spazio Leo E Brahim Gli ha servito un passaggio su un piatto d’argento che il portoghese, con un morso sottile, ha usato per mettere a tacere lo stadio del capolista. Era solo il primo passo di a Brahim slegato. Ed è che appena nove minuti dopo, lo spagnolo è entrato in area dalla seconda linea, impercettibile, ha preso una palla vagante dopo un cross di benacer e, mostrando nuovamente la sua qualità, si sedette Mario rui nella piccola area, con un ritaglio in una piastrella, per sparare Meret con un tiro leggermente deviato Kim Min Jae.
sembrava un altro Milanoe sembrava un altro Napoli. Una situazione che la squadra che dirige ha cercato di correggere in fretta Luciano Spalletti saltando al verde nel secondo atto con intensità, senza speculare, convinto che una rimonta fosse possibile. Ma è andato a sbattere contro il muro due volte maignan e quello che sembrava un monologo dei partenopei sulla porta delle visite divenne la frase milanista.
già senza Brahim In campo, sostituito dai fastidi, Leao ha monopolizzato tutti i riflettori. ricevuto da tonali sulla fascia sinistra e solo il gol di Meret. Ha usato la sua tecnica e il suo fisico per lasciarsi alle spalle rahmani con disinvoltura e tiro di sinistro per siglare la sua doppietta. Lui Milano si stava dando un banchetto a casa del capo. Ma lo 0-3, a saelemaekersnon deve essere sembrato abbastanza prima di a Napoli chiaramente ferito, che stava morendo dissanguato in ogni azione, per la prima volta nella stagione senza meta, senza un piano, spogliato della sua essenza a causa di un Milano che è diventato gigantesco al momento giusto della stagione. Il belga non ha perdonato il corridoio che gli ha dato la difesa locale e si è fermato da solo davanti al Meret per superarlo e mettere la stanza.
Non ci furono più colpi. Lui Milano si è lasciato trasportare mentre lui Napoli, ferito, non poteva disturbare. Lui ‘scudo‘ è anche molto vicino a Napolima l’illusione di una semifinale di ‘Campioni‘ per i napoletani sono più che mai in discussione. Tutto a causa di un Milano Ti sei svegliato al momento giusto.
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