Real Madrid: un gran gol e la solita parata

Partita facile per il Madrid. E anche noioso, va detto. Quando prendi le cose con calma, devi metterti nel peggio. E il fatto è che la formazione ha fatto pensare a qualcosa di simile a quella di Cadice, cioè un Madrid in un turbine che spara senza sosta alla porta. Beh no. Il primo tempo, come al solito (salvo rare eccezioni) sfiora lo 0-0piace tanto

se tante volte. Ma non era così.

Il Real è andato all’intervallo con un gol di vantaggio

. Che dico gol! È stato un grande gol. Un passaggio lungo

ceballos

dentro (è uno dei pochi che sa metterli) a

Vinicio

centro brasiliano e, sorpresa, scherziamo, gol di

Asensio

. Ha già dodici anni, anche se non viene riconosciuto, non so perché, quello che ha fatto alla Juve a Pasadena in preseason.2 Nella ripresa il dominio del Real è stato totale, ma a metà corsa, come se martedì lo stavano aspettando.

Manchester City e non Girona

. Questa apparente apatia è stata accentuata dal

superbo colpo di testa di Militao

(Asensio sa anche tirare bene i calci d’angolo, da quello che si vede). E così il Real Madrid è andato avanti fino alla fine della partita grazie, tra l’altro,

al solito miracolo di Courtois

una parata di Iago Aspas che ha impedito il 2-1, il che avrebbe messo in gioco il Celta e il Real in una situazione alla quale senza dubbio non erano preparati.

La cosa strana è che Ancelotti è restio a spostare la panchina

. Per come stavano le cose e vista la leggera apatia dei giocatori che erano in campo, un paio di modifiche sembravano logiche, cioè che facessero entrare giocatori insoliti. Questi cambiamenti hanno richiesto tempo per arrivare e la verità è che non hanno migliorato affatto il panorama,

tranne quello di Camavinga quando va dall’esterno al centro del campo

. A soli 20 anni, a volte dà l’impressione di avere la temperanza di Modric. Una meraviglia.