Riassunto e gol della partita Napoli-Lazio (0-1) della 25ª giornata.

Riassunto e gol della partita Napoli-Lazio (0-1) della 25ª giornata.

Ecco quanto riportato poco fa, dalla Spagna, precisamente su Sport:

03/03/2023 alle 23:56

TEC


È bastato un gol di Vecino per scalfire la prima vittoria ospite del percorso al Diego Armando Maradona

La squadra romana è seconda in classifica, anche se ancora a 17 punti dai partenopei, capolista di spicco

Proprio quando nessuno nel calcio italiano sembrava in grado di competere con l’onnipotente Napoli, Apparsa la Lazio di Maurizio Sarri, ex allenatore del gruppo partenopeo, per placare la superiorità fin qui esibita dai favoriti per alzare lo ‘scudetto’ con un approccio solido che ha sfruttato un grande gol di Matías Vecino per ottenere la prima vittoria per un visitatore al Maradona.

PISOLINO

LAZ

FORMAZIONI

Napoli

Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera (Zedadka, 93′); Anguissa (Elmas), Lobotka (Ndombele, 82′), Zielinski (Simeone, 82′); Lozano (Politano), Osimhen, Kvaratskhelia.

lazio

Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Vicino, Luis Alberto (Cataldi, 88′); Felipe Anderson (Pedro, 59′); Immobile, Zaccagni (Cancellieri, 82′).

Arbitro

Pairetto: Osimhen (64′), Elmas (89′)/Patric (21′), Marusic (94′).

Nel momento migliore di questo Napoli, che da tempo ha cessato di essere un’illusione per diventare una realtà tangibilee pochi giorni dopo la sfida di Champions League contro l’Eintratch a Francoforte per accedere a uno storico quarto di finale, è arrivata la Lazio a dare un colpo di realtà a una squadra balzata al verde con tutta la carne alla brace.

Ed è che Spalletti è stato fin qui chiaro nel suo discorso. Anche se l’orizzonte è bellissimo, c’è ancora molta strada da fare. Non ha riservato Osimhen, né “Kvara”. O uno qualsiasi dei titoli. Ma la Lazio ha già avvertito nei primi minuti con una chiara chance di non essere andata nella città del sud per essere sconfitta.

Luis Alberto ha tirato un calcio di punizione lateraleLui che ha pettinato quanto basta Milinkovic-Savic per superare Meret, ma Di Lorenzo sembra, sotto i pali, evitare quello che sarebbe stato il primo gol della partita dopo cinque minuti.

Sarri sapendo quanto può far male questo Napoli, ha chiesto uno sforzo ai suoi giocatori nella corsia centrale, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic che saltano altissimi sotto pressione, in coppia con Lobotka e Zielinski per evitare un’uscita facile e con i due difensori centrali ben al di sopra di Osimhen, che non ha potuto fare molto contro l’intensa marcatura. Il Kvaratskhelia non ha avuto molto successo sulla corsia mancina, anche molto sorvegliata, e questo ha messo fine a quasi tutti i pericoli di un gruppo ‘azzurro’ che aveva un possesso senza redditività.

La Lazio è riuscita a fermare la squadra più forte del campionato, ma non è riuscita nemmeno ad arrivare nettamente. Finché Vecino non ha inventato un genio in forma di mezzo tiro al volo a barca presto che si infila a ridosso del palo, potente, irraggiungibile per Meret, generando la sorpresa in Maradona, che per la prima volta in stagione ha visto la sua squadra con una reale possibilità di perdere la partita.

Spalletti ha provato a reagire dalla panchina e fondo tirato dell’armadio. Entrano Elmas, Politano, Simeone e Ndombele. Il leader della Serie A ce l’aveva, ovviamente, in una connessione tra i suoi due migliori giocatori. ‘Kvara’ crossa, Osimhen conclude sul palo. Fu l’unico scivolone della difesa ‘laziale’, l’unica occasione netta per un Napoli che non poteva nulla per smantellare la buona rete difensiva di Sarri.

Poi, nel momento in cui ce n’era più bisogno, nel centrocampo ospite è emersa la versione migliore di Luis Alberto per spegnere i fuochi che la squadra ha cercato di creare. Napoli che riceve con coraggio in zone pericolose, senza mettere in palio il possesso e calmando i compagni in pochi minuti finali in cui Milinkovic-Savic stava per fare 0-2 con una punizione diretta che si è infilata in squadra.

La Lazio ha capito. Ha ottenuto ciò che fino ad ora nessuno aveva ottenuto. Batti l’invincibile. In casa sua. Il premio è dormire in seconda posizione, sì, diciassette punti dietro un Napoli che, pur non essendo invincibile, continua ad essere padrone e signore della Serie A.

Un caro saluto dalla redazione.



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