Riepilogo e gol della partita Spezia-Napoli (0-3) della 21ª giornata
Calcio italiano:
Mancano quattro mesi esatti alla fine della Serie A, ma se tutto continua così ha già un fuoriclasse
In questo Napoli il gruppo è al di sopra del singolo, tutti ne sono consapevoli, remano insieme nella stessa direzione
Kvaratskhelia e Osimhen sono l’immagine sputata del Napoli onnipotente. Sono i suoi protagonisti indiscussi e le figure su cui si appoggiano i suoi compagni nei momenti di difficoltà. Questa domenica, rispettivamente con un gol e una doppietta, hanno consolidato la leadership di una squadra che già assapora lo ‘scudetto’.
SPZ
PISOLINO
FORMAZIONI
Spezia
Dragowski; Amian, Caldara (Maldini, m.76), Nikolaou; Verde (Cipot, m.76), Esposito (Wisniewski, m.86), Bourabia, Ampadu, Reca; Agudelo e Shomurodov (Krollis, m.76).
Napoli
Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim Min-Jae, Mario Rui (Olivera, m.74); Anguissa, Lobotka, Zielinski (Elmas, m.63); Lozano (Politano, m.46), Kvaratskhelia (Ndombele, m.74) e Osimhen (Simeone, m.82).
obiettivi
0-1, m.47: Kvaratskhelia; 0-2, m.69: Osimhen; 0-3, m.73: Osimhen.
Arbitro
M.Di Bello. Ha mostrato un cartellino giallo ad Ampadu (m.16), Caldara (m.51), Reca (m.86) dello Spezia; e Lozano (m.19), Zielinski (m.53) di Napoli.
incidenti
Partita corrispondente alla ventunesima giornata di Serie A, giocata allo Stadio Alberto Picco.
Mancano quattro mesi esatti alla fine della Serie A, ma se tutto continua così ha già un fuoriclasse. E Victor Osimhen e Jvicha “Kvara” sono i principali colpevoli di questo. Con gol, assist e presenze nei momenti chiave hanno portato in vetta la squadra partenopea, che in assenza della gara con l’Inter porta a sedici il suo cuscinetto di punti. Una distanza praticamente insormontabile.
Anche il Napoli viaggia già in modalità velocità di crociera. Sa esattamente cosa sta giocando, impone il suo stile, imposta il ritmo del gioco a suo piacimento e, come se non bastasse, sa soffrire quando tocca. Contro lo Spezia non ha mai faticato, ma non è riuscito ad aprire le marcature nel primo tempo.
Bisognosi di punti per allontanarsi dalla retrocessione, i padroni di casa hanno costruito un muro in difesa e non hanno attraversato il centrocampo con palla sotto controllo, aspettando un’occasione di contropiede che non è mai arrivata. La strategia dello Spezia, fino a quel momento più che efficace, si è sfaldata a soli dieci secondi dall’inizio del secondo atto grazie a un fallo di mano più che evitabile di Reca, che ha perso di vista il pallone e, nel suo tentativo di scoccare con Politano, ha ha allargato le braccia commettendo il rigore che ha stappato la bottiglia degli azzurri.
Ha convertito ‘Kvara’ da undici metri e da quel momento in poi tutto è stato girato. Il Napoli è uscito dalla tensione. Osimhen ha realizzato il secondo colpo di testa, superando i pugni di Dragowski e lasciando il match condannato. Il Napoli ha dormito la partitama ha trovato un terzo regalo dalla difesa dello Spezia che non poteva mancare.
Un tentativo di strappare palla allo Spezia, che ha resistito per tutta la partita sotto l’alta pressione del Napoli, si è concluso con ‘Kvara’ davanti al portiere senza avversari. Sembrava che stesse per definire, ma ha deciso di aspettare che Osimhen gli desse la doppietta capocannoniere del campionato con 16 retiin un gol che è stato lo specchio fedele di quello che è questo Napoli in cui il gruppo è al di sopra dell’individuoin cui tutti sono consapevoli che l’unico modo per fare la storia, per compiere l’impresa, è remando insieme nella stessa direzione.
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