Sartori: la tradizione sartoriale a Bologna da 30 anni.
Giovanni Sartori, l’esperto di calcio che ha seguito l’Atalanta e ora si sta facendo un nome al Bologna, ha parlato ieri della sua carriera e delle esperienze che lo hanno portato a diventare un membro importante della comunità calcistica italiana. Sartori, che ha iniziato come allenatore del Chievo Verona negli anni ’90 prima di diventare direttore sportivo, ha raccontato come ha sviluppato la sua carriera nel calcio.
«Ho imparato tante cose lungo la strada, ma soprattutto ho imparato a lavorare in squadra», ha detto Sartori. «Nel calcio, come nella vita, non si può fare tutto da soli. Bisogna avere un gruppo di persone che ha la stessa visione, gli stessi obiettivi, e lavorare insieme per raggiungerli».
Ma non è stato sempre facile per Sartori. Ha fatto tante scelte difficili nel corso della sua carriera, come quella di lasciare il Chievo per l’Atalanta nel 2014. «Ho dovuto prendere quella decisione per me stesso e per il mio futuro», ha detto Sartori. «Non è stata facile, ma alla fine ho fatto quello che ritenevo fosse meglio per me».
Negli ultimi anni, Sartori ha lavorato con alcuni dei giovani talenti più promettenti del calcio italiano, come Thiago Motta. «Mi piace lavorare con i giovani perché sono sempre alla ricerca di nuove idee, nuove soluzioni», ha detto Sartori. «Sono anche molto cauti, e questo è importante nel calcio. Bisogna avere l’equilibrio giusto tra audacia e prudenza».
Ma non solo giovani. Sartori ha anche lavorato con giocatori come Drogba, che aveva già preso per l’Atalanta ma che alla fine non è arrivato. «È uno dei miei rimpianti», ha detto Sartori. «Ma nel calcio ci sono sempre le incognite, le cose che non dipendono solo da te».
Nonostante le difficoltà, Sartori ha una visione chiara del calcio italiano e delle sue potenzialità. «Il calcio italiano è sempre stato un calciomercato forte», ha detto. «È la sua tradizione. Ma dobbiamo anche lavorare per sviluppare nuovi talenti, per trovare nuovi modi di fare calcio. E’ così che il calcio italiano tornerà a essere un punto di riferimento per il mondo del calcio».
E Sartori ha anche una preferenza tra gli allenatori italiani più famosi. «Sono per il calcio di intensità e aggressività», ha detto. «Voglio vedere la passione e l’energia in campo. Per questo il mio voto va a Antonio Conte».
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Redazione di JustCalcio.com, 2023-03-03 09:30:45.