Serie A: Il portiere che era più bravo di Buffon e finì a spacciare cocaina per sballarsi: la frase di Caterini
2023-03-08 11:39:03 Riportiamo fedelmente quest’ultima notizia pubblicata pochi minuti fa sul web, sul giornale iberico Marca:
Marco Cateriniesportatore del Roma e vecchia promessa del calcio italiano chi è venuto a giocare al fianco di Francesco Totti e Gianluigi Buffonè stato arrestato il 2 giugno 2022 con l’accusa di traffico di droga ed è stato condannato a un anno e mezzo di carcere.
Nella categoria cadetti Caterini era davanti a Buffon nelle squadre inferiori d’Italia e persino “Insiders” ha classificato l’allora portiere delle giovanili della Roma meglio dell’attuale portiere del Parma, che ha collezionato 176 presenze con l’Italia.
Marco Caterini: “Trafficava con dosi di droga per poter pagare la mia”
‘La Gazzetta dello Sport’ riferisce che Caterini, che ha 46 anni e nel 1993 è vicecampione d’Europa Under 16 con la nazionale italianaha visto la sua carriera calcistica interrotta a causa di infortuni e per non aver accettato un’offerta di prestito dalla Roma al Tricase de Puglia in Serie D.
Emanuele Zotti pubblica sul giornale italiano che Marco Caterini, dopo aver perso il lavoro di perito e perito assicurativo, finì per vendere dosi di cocaina per pagare la sua dipendenza.
La mia vita si è spostata nei quartieri del narcotraffico di Roma e da consumatrice abituale ho finito per venderla. Trafficava le dosi minime necessarie per poter pagare la ma
“La mia vita si è spostata nei quartieri degli spacciatori di Roma, come San Basilio, Tor Bella Monaca, Quarticciolo, e da consumatrice abituale ho finito per venderla. Ho trafficato con le dosi minime necessarie per potermi pagare la mia, “, spiega l’ex calciatore.
Caterini è stato arrestato dopo aver perso il portafogli in una colluttazione con la polizia
Caterini ha spiegato del suo arresto che “in quel momento ero in uno stato di alterazione… ho avuto istintivamente la reazione di fuggire”. Nella fuga sono inciampato più volte fino a ritrovarmi a terra, in quel momento mi hanno afferrato ma ho lottato, a scatti, per riuscire a mollare la presa e sono scappato, poi ho capito che non mi stavano più inseguendo e che io aveva perso il mio portafoglio con i miei documenti, quindi probabilmente è stato sufficiente per identificarmi.”
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