Serie A: Javi Moreno: “Sarebbe stato meglio restare al Milan… e ora sarò campione di Champions League”
2023-05-15 14:44:11 Calcio italiano:
FÈ stato uno dei grandi attaccanti dell’inizio del XXI secolo. Javi Moreno (Presidenza, 1974) gol all’Alavs prima del grande salto della sua carriera: il Milan… e il Milan. Dopo aver segnato 28 gol nel 2000/01 e accarezzato la Coppa Uefa con quelli del Vitoria, Il Milan di Berlusconi tirava mano al portafogli per firmare il nazionale spagnolo. “Quell’anno abbiamo fatto un buon anno con l’Alavs, ho segnato tanti gol… e ho avuto diverse offerte ma è apparso il Milan. Era quello che mi interessava di più e mi è piaciuto”, ha confessato il valenciano a MARCA.
Aveva diverse offerte ma il Milan si è presentato. Era quello che mi interessava di più e mi piaceva.
Ed è che Javi Moreno, che ha cambiato scarpino per la lavagna, si prende un momento fuori dai suoi impegni per assistere a MARCA durante la settimana del Derby della Madonnina. Allena Tarazona e si è già qualificato per i Play Off per la promozione in Prima RFEF… anche se non era quello l’obiettivo iniziale. “L’obiettivo era salvarsi il prima possibile… e lo abbiamo fatto due mesi fa. Questo Play Off è un premio”, analizza.
Ne sa qualcosa di giocare ai derby di Milano. Ne ho giocati due: uno era per il Milan, un altro per l’Inter. E ricorda cosa significano per la città: “Avevo amici del Milan e dell’Inter e la verità è che l’hanno presa con molta rivalità ma per affetto. La tensione era evidente prima delle partite, ma penso che siano sempre stati due tifosi che si sono rispettati molto”.
Derby di Milano? La tensione era evidente prima delle partite, ma penso che siano sempre stati due tifosi che si sono rispettati molto.
Ho coinciso con Ancelotti, Pirlo, Gattuso…
Nonostante all’arrivo di Javi Moreno il terzo grande Milan di Berlusconi fosse in divenire, quello di Silla ha coinciso con un cast di stelle: Ancelotti in panchina; Pirlo, Gattuso, Shevchenko o Maldini in campo. Dopo Sacchi e Capello, stava per cominciare il ciclo vincente del ‘Carletto’.
Da Ancelotti ho imparato ad essere molto chiaro con il calciatore. Era un allenatore molto vicino al calciatore
“Da Ancelotti ho imparato ad essere molto chiaro con il calciatore. Era un allenatore molto vicino al calciatore, che diceva le cose come le sentiva. Inoltre, ha lavorato molto bene tatticamente con la squadra. Cosa dice la gente? Ognuno ha la sua opinione ma quello che ho visto è che a livello tattico abbiamo lavorato molto. In Italia si lavora molto su quello…”, confessa Javi Moreno parlando dell’attuale allenatore del Real Madrid.
Per quanto riguarda i suoi ex compagni di squadra, conserva i ricordi più belli di Pirlo e Gattuso. E Maldini lo ha colpito soprattutto: “Ho avuto un buon rapporto con Pirlo e Gattuso. Siamo praticamente della stessa fattoria e ho condiviso più tempo con loro. A livello calcistico Maldini mi ha sorpreso molto: giocava bene con entrambe le gambe, andava bene con la testa, era un veterano e sapeva sempre cosa fare, interpretava molto bene la partita… ma con il pallone soprattutto Pirlo, è stato uno spettacolo vederlo giocare. Ti ha lasciato solo davanti al portiere. E poi, ovviamente, Gattuso. Si è fatto rispettare nello spogliatoio, aveva carisma… È un grande”.
La grande storia del Milan
Del periodo milanese Javi Moreno ricorda molte cose nonostante la brevità. “Ho giocato meno di quanto avrei voluto ma ho segnato 9 gol, sono contento”, dice. E lasciato desiderare di più: “Sarebbe stato meglio restare perché l’anno successivo sarei stato campione di Champions League. Ma hey, sono decisioni che vengono prese. Non mi dispiace perché sono andato in un grande club come l’Atlético de Madrid”.
Partenza per l’Atltico de Madrid? Sarebbe stato meglio restare perché l’anno successivo sarei stato campione di Champions League
Ad ingaggiarlo il Milan di Berlusconi, Galliani e Braida (ha buone parole per tutti e tre, che ricorda molto vicini e amichevoli) pagato più di 15 milioni di euro. “Il calcio italiano a quel tempo era uno dei campionati più potenti, il Milan era uno dei più grandi… insieme al Real Madrid. A livello istituzionale, come club senior… il club più grande in cui sono stato, come il Milan. È stato qualcosa di grandioso. Milano lì è come Madrid in Spagna. È conosciuto in tutto il mondo”, dice l’ex attaccante.
Il Milan è stato uno dei più grandi… insieme al Real Madrid. A livello istituzionale, come club senior… il club più grande in cui sono stato
Ora, nel corso degli anni e dopo molti alti e bassi, Il Milan lotta per tornare ad essere quello che era. Javi Moreno sa che la Champions League, la competizione feticcio dei ‘rossoneri’, è fondamentale per questo. Ma rimontare dallo 0-2 contro l’Inter è complicato. Egli, tuttavia, si fida: “La cosa bella di un derby è che può succedere di tutto… quello che è successo all’andata può succedere anche al contrario”.
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