Serie A: Joan Gonzlez: “Mi piace molto guardare il calcio. Prendo informazioni da qui, da lì…”
2023-08-19 12:08:08 Notizia fresca fresca direttamente dalle aride terre spagnole. Marca, sempre interessata al calcio di casa nostra, riporta quanto segue:
Joan Gonzlez (Barcellona, 2002) affronta la sua seconda stagione al ‘Calcio’. Dopo la promozione dalla Primavera alla prima squadra del Lecce Ha giocato un sorprendente corso d’esordio nell’élite del calcio italiano. Tanto che ha attirato l’attenzione dei grandi del Paese e ha finito per rinnovarsi con quelli del sud. Quest’anno punta ad affermarsi e cerca, insieme alla sua squadra, una salvezza che sembra difficile… ma possibile. Lo hanno già dimostrato la scorsa stagione, quando nessuno credeva in loro.
Domanda: Che analisi faresti della tua prima stagione in Serie A?
Risposta. Molto bene. C’è stato un piccolo calo di rendimento a metà corso ma credo sia logico, sono giovane e anche la mancanza di esperienza potrebbe aver influito. Nel complesso per la stagione sono molto contento… ma può essere migliorato e devo farlo, questo è il mio obiettivo.
Q. Cosa ti aspetti di crescere in questa stagione a livello individuale?
R. La regolarità è qualcosa che ogni calciatore vuole raggiungere, è uno degli attributi che meglio ti aiuta a crescere come calciatore. E penso che il fatto di aver fatto un anno in Prima Divisione mi aiuterà. Sono un giocatore a cui piace molto guardare il calcio e cerco di imparare un po’ da tutti quelli che sono simili a me. Guardo il calcio spagnolo, italiano, inglese… Non ho un profilo specifico su cui concentrarmi, ma prendo informazioni di qua e di là. Cerco di vedere le cose positive in ogni giocatore simile a me per continuare a crescere. Questa è la mia idea.
D. Ti vedi fare carriera in Italia? Piace?
R. H.H. La verità è che mi piace molto il calcio italiano, penso che si adatti abbastanza bene al mio stile di gioco… però mi piace provare, non escludo mai nulla per il futuro. Mi sono adattato bene al Calcio, sì.
D. ElLecce ha vinto il campionato giovanile in Italia l’anno scorso. È stata un’impresa che ha sbalordito l’intero paese. Sei un esempio del processo da seguire fino a raggiungere la prima squadra, giusto?
R. Ovviamente ne sono orgoglioso, e spero di essere non l’ultimo ma il primo di tanti a percorrere quella strada. C’è un ottimo sistema giovanile nel club. È bello essere un po’ un simbolo, ma sappiamo benissimo che Corvino [el Director Deportivo, ed.] Svolge questo lavoro con successo da molto tempo.
D. Com’è Lecce? Il club ha superato il record storico di iscritti con più di 20.000 e non siamo nemmeno arrivati alla prima giornata, lo scorso anno erano in vetta alle squadre con il numero medio di spettatori più alto.
R. È brutale. Non è una città grande come altre ma l’intera regione è molto calda e passionale. I tifosi si fanno sentire molto, ti senti supportato quando vai in qualsiasi stadio, anche fuori. Questo è un vantaggio per noi che giochiamo nel Lecce.
D. Quali obiettivi si pone il Lecce in questa stagione? Salva categoria?
R. L’obiettivo è ancora una volta salvarsi e restare in Serie A. La differenza è che non abbiamo più la spinta del primo anno di promozione, quell’energia in più dell’esordio… ma ora abbiamo quell’esperienza. Ci sono nuovi giocatori, un nuovo allenatore… ma penso che ce la faremo.
La redazione di JustCalcio.com è sempre al vostro servizio per offrirvi le ultime notizie sulla Serie A e non solo!
Vai alla fonte di questo articolo