Serie A: Josep Martínez, il ‘muro’ spagnolo del ‘killer di giganti’ della Serie A

Serie A: Josep Martínez, il ‘muro’ spagnolo del ‘killer di giganti’ della Serie A

2023-12-31 11:40:19 Riportiamo fedelmente quest’ultima notizia pubblicata pochi minuti fa sul web, sul giornale iberico Marca:

Eha recentemente promosso Genova di Alberto Gilardino è diventato il ‘killer di giganti’ della Serie A grazie in parte ad uno spagnolo: Josep Martínez Riera (Alzira, 27-5-1998).

La prestazione dell’ex portiere di Barcellona e Las Palmasfirmato dall’RB Lipsia nel 2020 in cambio di 2,5 milioni di euro, è stato fondamentale per fermare (1-1) l’Inter, capolista della Serie A. Il nazionale under 21 ha completato cinque tappe, quattro di loro da dentro l’area, ed era particolarmente solido sopra [mide 1,91 metros].

Una menzione a parte merita la mano che ha eliminato un colpo di testa di Acerbi al 68′. Era anche vicino a evitare lo 0-1. Riesce a deviare sul palo il tiro di Barella… ma Arnautovic, smarcato, ‘caccia’ la ribattuta e segna a piacimento.

Un altro grande ‘morde la polvere’ contro un Genoa che, in questa stagione, al suo ritorno nell’élite, Aveva già fermato Juve (1-1), Napoli (2-2), Roma (4-1) e Lazio (0-1).

Il pomeriggio che cambiò il suo destino

Josep Martinezarrivato in prestito la scorsa stagione, non ha avuto un approdo facile al Luigi Ferraris. Veniva da due anni senza quasi nessun minuto in Germania e, dopo aver iniziato da titolare, è andato in panchina. Tuttavia, nel “Boxing Day 2022” il suo destino è cambiato. Lo spagnolo si riscatta all’impresa: con lo stop a Salcedo, nei minuti di recupero, nella straziante vittoria contro il Bari (1-2).

“Avevo perso il titolo e Gilardino, appena arrivato, mi disse che dovevo aspettare la mia occasione. Adri [Semper] Ho avuto l’influenza e Stavo bene… ma mi sono svegliato a pezzi. Durante il giorno mi addormentavo e nel campo la febbre saliva a 39 gradi. Stavo tremando. Non mi sono mai sentito così male. Con il fischio finale è iniziata la festa, Ma volevo solo andare a letto. Ho ricordi un po’ confusi di quella notte”, racconta in un’interessante intervista a ‘Il Secolo XIX’.

Mi sono svegliato a pezzi. Durante il giorno mi addormentavo e nel campo la febbre saliva a 39 gradi. Non mi sono mai sentito così male.

Josep Martinez

Il gol, in concomitanza con l’arrivo di Gilardino, comincia a crescere fino a diventare, secondo ‘Tuttosport’, il miglior portiere della Serie B. Ha mantenuto la porta inviolata in 17 delle 30 partite giocate e ha subito solo 22 gol. Tra gennaio e aprile sono rimaste otto partite di fila senza subire gol in casa. Le sue parate, soprattutto quella realizzata all’ultimo minuto contro la Reggina (1-0) contro Dinghy, Hanno volato con il ‘Grifone’ verso la Serie A.

“È iniziato come un ‘tre cilindri’, ma ha concluso la stagione in crescita. Il cambio di allenatore a metà percorso ha avuto su di lui un impatto molto positivo. “Lo stile di gioco più aperto di Gilardino gli ha avvantaggiato”.suggerisce Luca de Pr, preparatore dei portieri del Genoa.

È iniziata come una “tre cilindri”, ma ha concluso la stagione in crescita

Luca de Pr

“Gilardino ha cambiato l’atmosfera della squadra. Ci dà tantissima fiducia e ci chiede di giocare un buon calcio”, ha riconosciuto il ‘numero 1’ del Genoa, eletto ‘Miglior Giocatore’ del mese di febbraio.

Adesso, trasferito a titolo definitivo, lotta per salvare il ‘grifone’, che corre 12: “Vogliamo restare in Serie A. Abbiamo una squadra forte e dobbiamo continuare a dimostrarlo sul campo”.

Un portiere che non si ferma solo

Josep Martínez è decisivo con le mani… ma anche con i piedi. È il secondo giocatore della Serie A ad accumulare la maggiore distanza di trasferimento con i suoi passaggi: 10.169 metri.

“Ora il portiere con la palla è come un centrocampista: Deve analizzare la partita e sapere come iniziare il gioco. Il primo passaggio conta molto. È importante sapere se giocare corto o lungo. A Barcellona entrano tanti per migliorare il mio gioco di gambe. Ricordo che quando ero infortunato cominciavo a colpire solo con il sinistro e ora colpisco quasi meglio con il sinistro che con il destro”, ha sottolineato nella già citata intervista a ‘Il Secolo XIX’.

Adesso il portiere con la palla è come un centrocampista: deve analizzare la partita e sapere come iniziare il gioco

Josep Martinez

La pressione non sembra disturbarlo. “Quando ho la palla tra i piedi sento il mormorio in tribuna, ma riesco a isolarmi” dice prima di aggiungere, tra il serio e il scherzoso: “Dicono che i portieri sono pazzi e lo sono anch’io. Almeno un po’, anche se meno di quando ero piccolo. “Ora mi sento più responsabile.”

Il portiere del Genoa è cresciuto ammirando Casillas, Caizares… e suo padre: “Ho sempre fatto il portiere, da quando avevo 5 anni. Anche mio papà era portiere a livello dilettantistico e ricordo che mi allenava da bambino”.

“Luis de la Fuente mi conosce bene”

Josep Martínez confida che il suo buon lavoro non passerà inosservato nel nostro Paese. Sogna infatti la chiamata della Spagna per esordire con la Nazionale maggiore.

“So che mi seguono. Luis de la Fuente ha esordito con l’Under 21 e mi conosce bene. È chiaro che la Spagna ha molti portieri e non sarà facile, “Ma è il mio obiettivo e non mi arrenderò facilmente.”ammette. Attenzione: un ‘gigantesco’ spagnolo è a piede libero in Serie A.


Un caro saluto dalla redazione di JustCalcio.com, sempre a caccia di notizie per tenervi sempre aggiornati sui fatti principali del calcio di casa nostra e non solo.



Vai alla fonte di questo articolo